Oggi a lezione avevo previsto Beccaria e abbiamo commentato alcuni brani. A un certo punto faccio riferimento ai cpr e alla situazione dei migranti e due ragazze, una credo Ucraina e l'altra filippina, raccontano le loro storie sul permesso di soggiorno, della miriade di documenti, del fatto che il padre di una delle due non lo ha ancora perché non ha contratto di lavoro a tempo indeterminato. Sono molto contento di questo scambio, spero sia stato utile a loro parlarne e al resto della classe ascoltare. Ma allo stesso tempo sono sicuro che il peso delle loro parole ha spinto chi stava per "salvinare" a zittirsi. E non ho ancora capito se è un bene o un male: sono convito che queste cose è meglio tirarle fuori e affrontarle, ma forse il vergognarsi di certe cazzate di fronte alla realtà fa bene lo stesso