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A cosa serve veramente il “DISTANZIAMENTO SOCIALE “?
A nulla, infatti non ha evidenza scientifica, né fu mai usata in corso di epidemia (neanche durante la spagnola).
La “distanza sociale” (il metro o il metro e ottanta centimetri) è un altro degli esperimenti sociali in corso oggi, soprattutto in Italia: esso si richiama alla scala di Bogardused era molto in uso sotto il nazismo. La “Bogardus social distance scale” sollecita nell’esser umano sentimenti affettivi avversi, sviluppa odio fra le persone.
Questo è l’esperimento in atto in Italia in questo momento, frantumare la società riconducendola da corpo collettivo a individui in lotta fra loro per la sopravvivenza.
Nel portare avanti questo progetto, il governo, il cui compito è gestire questo esperimento sociale per conto di chi ha il potere economico

@AleFra mah, io il distanziamento sociale lo praticavo già da prima del covid (sono avanguardista). dici che è per questo che odio la gente intorno a me?

@AleFra Beh sì dato che la Svezia ha scelto di non effettuare distanziamenti sociali mentre le tre nazioni vicine (simili per abitanti) lo hanno fatto e questo si ripercuote sul numero di morti. Come si dice in svedese "terapie intensive piene"? 🙄

@AleFra Sì ma cosa c'entra? So che è stato come so che che ogni potenziamento al sistema sanitario è utile e necessario, perchè se non si riesce a spegnere il contagio bisogna curare i contagiati.

Però non vale l'equazione "sanità potenziata=niente restrizioni" ed è sbagliato pensare se non si saturano i posti letto allora è ok e quindi per non avere problemi basta aumentare i posti letto. Perchè nei posti letti ci sono pazienti che stanno male, e ogni cinque-dieci ricoverati uno perde la vita, quindi ok i posti letto ma l'obiettivo dovrebbe essere tenerli vuoti.

Su Speranza: quella di cui parli è la vigile attesa e riguarda solo solo i pazienti lievi/nelle prime fasi (e il problema era se seguire le linee guida AIFA o far fare ai singoli medici) e non c'è solo la tachipirina. Trovi tutto qui aifa.gov.it/aggiornamento-sui-

@AleFra non per giustificare lo stato e le decisioni prese finora, ma non esiste ancora una cura, quindi gli unici modi per tutelarci, per quanto pesante, sono il distanziamento e le mascherine. ciò, però, non vieta di potersi incontrare all'aperto e passare del tempo insieme evitando sempliucemente di starsi addosso senza mascherine @unknow

@AleFra @rapitadaglialieni @unknow La svezia e' uno dei paesi europei con la percentuale minore di eccesso di mortalita' rispetto alle annualita' precedenti. Che senso ha una statistica cumulativa quando la svezia ha il doppio degli abitanti di norvegia, finlandia, danimarca? Perche' non confrontarla, che so, col belgio? stessi abitanti. Stesso numero di casi. Diversa gestione. Ma andiamo a vedere le morti. Stessa solfa.

@rapitadaglialieni @unknow @AleFra E anche se adesso, rispetto ad un anno fa, dei protocolli di cura ci sono, “curare” vuol dire far passare svariate settimane attaccati se va bene ad un casco con l'ossigeno, se va male in rianimazione, seguiti da ulteriori settimane di riabilitazione e da potenziali conseguenze più o meno debilitanti nel medio e nel lungo periodo.

Mentre se si cerca si trovano gli studi che hanno misurato che incontrare altre persone solo all'aperto e a distanza (e con le mascherine bastano un paio di metri, niente che impedisca una conversazione) rende praticamente nulle le probabilità di contagio, e si evita di dover essere curati.
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