Durante gli incendi, sopratutto nei boschi, innumerevoli animali restano intrappolati nelle fiamme, subiscono ustioni senza possibilità di essere curati, soffocano tra i fumi, perdono le loro famiglie, nella maggioranza dei casi si disorientano e finiscono per morire di sete e/o fame.
Le vittime di questi fenomeni non sono solo umane, infatti non si ha ancora un dato certi di quanti animali selvatici sono stati uccisi.
Apriamo una piccola parentesi: il promontorio del Tindari, in Sicilia, è completamente bruciato. Ora, mentre i media si concentreranno, con ogni probabilità, a parlare del Santuario o dell'area archeologica, noi vogliamo portare all'attenzione la perdita di quella macchia mediterranea che era lì presente, una delle poche riserve naturali protette in Sicilia e casa per centinaia di specie di animali endemiche.
Casa che in questi giorni hanno perso irreparabilmente.
La stessa casa che al Nord migliaia di uccelli hanno perso a causa del forte vento e della grandine che ha sradicato gli alberi su cui nidificavano.
Inoltre alcuni rifugi sono stati colpiti duramente, come Porci Komodi (https://www.vitadacani.org/progetti/porcikomodi/), Rifugio Del Loto (https://www.facebook.com/profile.php?id=100090608717716) e Oasi Fortuna (http://www.oasifortuna.org/) (che vedete in video), per fortuna gli animali di questi rifugi sono salvi, ma impauriti.
La situazione è drammatica per tutt3, umani e non. Non possiamo continuare ad invisibilizzare le vittime non umane.
Massima solidarietà ai rifugi che in questo momento si trovano in difficoltà, doniamo e aiutiamo i luoghi in cui gli animali riacquisiscono il loro diritto alla vita.
Lottiamo insieme per tutte le specie sul pianeta.