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QUAL È L’IMPATTO DEGLI ALLEVAMENTI SUL CLIMA? 🐮

C’è un problema che tuttora rimane sotto silenzio, assente dalle agende politiche sul clima di tutti i partiti italiani.

⚠️ Il sistema degli allevamenti animali è responsabile ogni anno del 15% delle emissioni di gas serra mondiali secondo le stime FAO e il loro consumo di suolo, acqua e risorse è un peso che non è più sostenibile per il nostro pianeta.

Negli allevamenti sono stipati il 60% dei mammiferi esistenti sul pianeta. Solo il 4% dei mammiferi sono attualmente animali selvatici, il restante 36% esseri umani.

Dopo di che si deve comunque costruire un percorso condiviso con le associazioni e le istituzioni scientifiche, non certo facendo riferimento a piani di dieci anni fa, come quello dell’Ispra del 2013 citato dall’Ente Parco».

🗣 Animal Rebellion Italia si unisce alla protesta contro la decisione di massacrare i daini del Parco della Valle del Po!

Uccidere non può mai essere la prima soluzione!

❓Cosa fare per aiutare la protesta:

1️⃣ Firmare questa petizione

change.org/p/petizione-ufficia

2️⃣ Condividere questo appello

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👀 Dall'ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) viene una ferma condanna (enpa.it/it/91137/cnt/i-fatti/d):

«Inaccettabile! È quanto di più anti-etico e anti-scientifico un parco possa fare.

Chiediamo: sono state davvero percorse tutte le strade possibili? [...] Sarebbe interessante anche capire quali metodi ecologici di prevenzione sono stati attuati finora. [...] Ricordiamo tra l'altro che in base alla legge nazionale provvedimenti di questo tipo devono essere seriamente e validamente motivati e “motivabili” sotto il profilo scientifico: non basta un generico rischio, occorre andare nello specifico, dimostrando che effettivamente questi animali potrebbero ledere alla natura, alla biodiversità o quant'altro.

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‼️ Per rendere il tutto ancora più "appetibile", viene specificato che

«Il canone di concessione a base di gara da sottoporre a rialzo è pari a euro 0,00 (zero/00 €) annui oltre ad IVA».

👉 Quindi, riassumendo: una specie di animali parautoctona, introdotta nella regione dalle attività umane, che vive in un parco naturale cresce eccessivamente di numero a causa dell'assenza di predatori (imputabile all'azione di caccia sfrenata nei secoli passati), e l'ente che dovrebbe provvedere alla tutela del parco trova come unica soluzione regalare la concessione del massacro di tali animali a privati che ne trarrebbero enormi profitti.

📢 Numerose sono le proteste da parte di associazioni animaliste contro questa decisione crudele e insensata, che pare più motivata da un interesse economico che da una seria indagine scientifica.

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❗️Il bando contiene inoltre utili dettagli volti a dimostrare il vantaggio economico di tale operazione:

«- il valore della carne di daino, in Italia, varia tra 4,00 €/Kg per i maschi e 4,30 €/Kg per le femmine e i giovani dell’anno;
- il peso medio utile degli esemplari, tolte la pelle, la testa e la parte bassa delle zampe, è di circa
25 Kg per i maschi e 20 Kg per le femmine e i giovani dell’anno;
- il valore complessivo dei capi presenti, quindi, è di poco superiore ai 100.000,00 euro;
- ragionevolmente, non sarà possibile catturare più di 300 esemplari all’anno nei tre anni di concessione, per complessivi 900 capi ed un valore, quindi, di circa 83.700,00 euro, ossia 27.900,00 euro/anno».

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⚠️ NESSUNA ALTERNATIVA AL MASSACRO? 🦌

Nel Parco del Delta del Po, in particolare nelle zone della Pineta di Classe a Ravenna e del Lido di Volano a Ferrara, vivono circa 1200 daini: sono i discendenti di piccoli gruppi di esemplari fuggiti dalla cattività (ovvero, da allevamenti per la macellazione presenti nei dintorni) negli anni Novanta.

🔍 Secondo l'ente di gestione di tale parco, sono troppi e mettono a repentaglio la flora, in quanto "specie invasiva non autoctona", peraltro quasi del tutto priva di predatori naturali poiché i lupi, per quanto presenti, formano ancora una popolazione troppo esigua.

Con tali motivazioni, il 29 agosto l'ente di gestione del Parco del Delta del Po ha pubblicato un bando (albopretorio.comunecervia.it/w) per affidare in concessione la cattura e la successiva macellazione di circa 1150 daini.

La portavoce del gruppo, Emma de Saram, 21 anni, ha dichiarato:

“Decenni di ricerca sul clima hanno dimostrato che il tempo per garantire un futuro vivibile per tuttə è insufficiente. Chiediamo al nostro governo di avviare urgentemente una transizione verso un sistema alimentare a base vegetale in cui utilizzeremmo meno risorse naturali, meno energia e meno terra.

La riqualificazione degli spazi precedentemente utilizzati in modo improprio per l'allevamento e la pesca degli animali avrebbe il duplice vantaggio di estrarre carbonio dall'atmosfera e ripristinare la preziosa biodiversità.

Speriamo che le persone ascoltino il nostro messaggio e ci sostengano in un'azione continua per fermare la fornitura di prodotti lattiero-caseari questo settembre".

Foto di Animal Rebellion UK

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STOP DAIRY: GRANDE AZIONE DI DISRUPTION DI ANIMAL REBELLION UK

Il capitolo di Animal Rebellion nel Regno Unito ha iniziato oggi un periodo di disobbedienza civile e azioni di disruption contro l'industria casearia nel loro Paese, con lo scopo dichiarato di interrompere la distribuzione di derivati del latte bovino.

Lo scopo di tali azioni è richiedere una transizione verso un sistema alimentare a base vegetale che supporti lə lavoratorə nel loro allontanamento dalle "industrie distruttive" della carne, dei latticini e della pesca. Inoltre, lə attivistə chiedono che la terra liberata da tale spostamento sia dedicata al rewilding al fine di assorbire il carbonio dall'atmosfera e ripristinare la biodiversità.

Non possiamo scendere in piazza per la giustizia animale e il giorno dopo chiudere un occhio allo sgombero di un campo rom.
La giustizia animale riguarda tutte le specie, noi uman3 compres3.

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Durante il presidio alla Sfattoria, purtroppo, oltre ad essersi presentate personalità politiche con il palese intento di strumentalizzare la vicenda per la campagna elettorale ed altre a sostenere le proprie ideologie complottiste antivacciniste, è emersa la possibilità di accettare l'aiuto da parte di gruppi neofascisti.

Alcune persone, tra le quali anche una nostra attivista, si sono opposte a ciò, ma, non essendo state ascoltate, hanno preferito non presidiare più il luogo.

Perché, di fronte ad un emergenza come questa, è impensabile accettare l'aiuto di chi dichiaratamente agisce in maniera violenta e discrimina altri esseri umani.

La nostra lotta non è apolitica, tutt'altro.

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Occorre lavorare sui nostri privilegi, in primis quello di specie.

Ci teniamo a sottolineare che uno dei principi per aderire al movimento è la nonviolenza radicale, per questo motivo non accettiamo all'interno dei nostri gruppi alcun tipo di atteggiamento violento verbale o fisico, e dunque alcuna forma di discriminazione.

È pur vero che siamo un movimento molto giovane, sopratutto in Italia, esistiamo da poco più di un anno e quando ci troviamo a sostenere situazioni di emergenza come questa è strettamente necessario prendere le distanze da ideologie completamente in contrasto con le nostre.

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Dopo giorni di massima allerta e solidarietà alla Sfattoria degli Ultimi, come Animal Rebellion Italia ci teniamo a ribadire la nostra posizione politica.

Premessa: noi siamo un gruppo nazionale di un movimento più ampio a livello globale, un movimento dichiaratamente antispecista e contro ogni tipo di discriminazione.

Abbiamo una visione condivisa del cambiamento, una visione intersezionale che punti ad una liberazione totale di tutti i corpi sulla Terra e che tenga conto delle esigenze di tutt3.

Una sfida ardua senza alcun dubbio.

Come parte dell'umanità sentiamo l'esigenza di una cultura rigenerativa, una nuova cultura che sia sana e resiliente, che riesca a riemergere dalle rovine degli allevamenti per rigenerare il terreno lasciando gli altri animali liberi di vivere la propria vita senza alcun fine ultimo.

❓Cosa fare:

👉 Se puoi recati sul posto al Parco della Maggiolina (Parte di parco XXV Aprile) Viale Italia - e partecipa al presidio.

❗️Se non ti trovi a La Spezia, puoi:

1️⃣ Firmare questa petizione

change.org/p/la-spezia-emergen

2️⃣ Partecipare al mail bombing

esserevegan.it/cinghiali-deten

3️⃣ Condividere questo appello

4️⃣ Partecipare all’azione digitale con l’ashtag e relativa foto (vedi foto)

5️⃣ Informarti sulla Peste Suina

essereanimali.org/2022/01/tutt

👉 Trovi più informazioni sul canale Telegram (t.me/cinghiali) dedicati ai cinghiali della Maggiolina.

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⚠️CINGHIALI RINCHIUSI NEL PARCO DELLA MAGGIOLINA A LA SPEZIA⚠️

🧐 Mentre si presidiava la Sfattoria degli Ultimi per impedire l'ingiusta uccisione di suini sani e protetti dal contagio da Peste Suina Africana, un altro presidio si stava tenendo (e tuttora si tiene) presso il Parco della Maggiolina di La Spezia.

👀 Da lunedì 8 agosto, all'interno di quel parco è stata rinchiusa una famiglia di cinghiali, due mamme con sette cuccioli. La loro colpa è quella di aver varcato i confini arbitrari imposti loro da un sistema tossico, specista e oppressivo.

✊ Sul posto ci sono attivistə che da 13 giorni presidiano i 10 cancelli del parco per impedire che ciò accada, e portano acqua e cibo ai suini: tra loro, volontariə dei rifugi Grugno Clandestino e Alma Libre, e dell'associazione LAV.

🌱 Per ora, gioiamo assieme allə amicə della Sfattoria degli Ultimi, mandando loro un grande abbraccio di solidarietà.

💚Nell'amore e nella lotta.✊

📸 Prima foto: Wilbur, un cinghiale dei circa 130 suini del rifugio
📸 Seconda foto: il presidio di questi giorni davanti al rifugio
📸 Terza foto: Tairy e Rachele, due ribelli di Animal Rebellion Italia davanti al presidio

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🐽AGGIORNAMENTI DALLA SFATTORIA DEGLI ULTIMI🐽

👀 Ieri pomeriggio è arrivata una bella notizia che non ci aspettavamo: è stata accolta con il decreto n.5380 la richiesta di sospensione urgente del provvedimento di abbattimento firmato dall'ASL Roma 1 l'8 agosto, fissando un udienza il 14 settembre per approfondire la questione.

🗣️ Non bisogna mai dubitare della forza dell'Unione, per migliorare, per ribellarsi, per r-esistere!

⚠️ La nostra attenzione non deve mai abbassarsi, però, poiché questa è stata la dimostrazione che neanche i luoghi di liberazione sono al sicuro, e che il capitalismo, l'antropocentrismo e lo specismo, dominano costantemente sulle nostre vite.

⚠️CHIAMATA DI MOBILITAZIONE ALLA SFATTORIA DEGLI ULTIMI DI ROMA⚠️

❓Cosa sta succedendo❓

Già da diversi mesi le autorità sanitarie hanno deciso l'abbattimento dei suini che abitano a La Sfattoria degli Ultimi, rifugio di animali liberi a Roma, a causa della Peste Suina.

lav.it/news/abbattimento-suini

👀 Ieri, lunedì 8 agosto, l'asl ha emesso una notifica di abbattimento per tutti gli individui del rifugio, pur essendo stati controllati dai veterinari ed essere stati dichiarati SANI.

vegolosi.it/news/sfattoria-ult

🗣 In questo momento delicato, il rifugio ha enormemente bisogno del nostro aiuto:

❓Cosa fare ❓

👉 Se ti trovi a Roma, recati sul posto - in via Arcore n.92 - e occupalo insieme a tante altre persone.

Anche noi di Animal Rebellion siamo al di Torino!

Ci trovate nella zona dei banchetti con la collaborazione del rifugio antispecista Agripunk e l'Assemblea Corpi e Terra di Non Una Di Meno 🌈

Veniteci a trovare, vi aspettiamo! 🦋

❓Perché proprio dagli zoo?

Gli zoo si dipingono come paladini della conservazione, amici degli animali e della natura, ma tutto ciò è falso.
Fin dalla nascita di queste strutture moltissimi non umani si oppongono con i loro corpi alla prigionia, scappando, resistendo, ribellandosi.
Parleremo dell’importanza e dei modi con cui intessere alleanze/complicità tra ribelli, dell’intreccio tra lotte umane e non umane, provando a dare una prospettiva antispecista sulla lotta climatica.

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