🔥IL CAMBIAMENTO STA ARRIVANDO 🔥
Per il quarto giorno consecutivo, Animal Rebellion UK (https://www.plantbasedfuture.animalrebellion.org/press) ha interrotto la fornitura delle industrie latto-casearie!
Lə ribellə stanno attualmente occupando i siti di Muller Droitwich, Muller Willenhall e Freshways Acton, immobilizzando i camion e bloccando la fornitura di latte.
Ma non solo, negli scorsi giorni è stata bloccata anche la strada tra l'Abbazia di Westminster e il Centro Conferenze Queen Elizabeth II: Animal Rebellion UK sta chiedendo al governo britannico e alla nuova Prima Ministra di intraprendere un'azione significativa sul clima.
❓QUALE AZIONE? ❓
Ecco la traduzione del loro comunicato:
«Siamo all'interno di una crisi climatica, ecologica e animale.
🥦 UN FUTURO A BASE VEGETALE COMINCIA OGGI!
https://www.youtube.com/watch?v=AMRFa_67XEM
🥛❌ Attivistɜ di Animal Rebellion UK hanno iniziato una mobilitazione in tutto il Regno Unito per l'inizio della grande azione di protesta non violenta contro l'industria casearia.
✊ Possiamo supportarlɜ anche noi a distanza, condividendo questo video e spargendo la consapevolezza della necessità della transizione verso una dieta a base vegetale!
🐽 Il futuro è senza sfruttamento animale!
#Stopthesupply #crisiclimatica #animalrebellion #antispecismo #animalliberation #liberazioneanimale #sistematossico #sostenibilità #crisiecologica #ambiente
👉 Come con i combustibili fossili, se vogliamo sopravvivere i governi devono togliere i sussidi pubblici attualmente destinati agli allevamenti intensivi e favorire la diffusione di alternative sostenibili.
Vuoi ribellarti a questo sistema tossico❓
Contattaci, o contatta Animal Rebellion! 🌱
🧠 Ti invitiamo a cercare informazioni su come vogliono (e se vogliono) affrontare la questione il partito e la coalizione a cui ritieni di dare il tuo voto, e a portare nelle piazze la tua voglia di Giustizia Ecologica per tutti gli esseri viventi.
ℹ️ informazioni sugli allevamenti intensivi qui
⚠️ A tutto questo si aggiunge l'inquinamento del suolo e dell'acqua dovuto allo smaltimento dei farmaci, abbondantemente impiegati nell'allevamento intensivo, e delle deiezioni degli animali allevati.
👉 Questo sistema ha potuto esistere fino ad ora solo tramite il consumo selvaggio e incontrollato di risorse, e lo smodato consumo di carne promosso da questo sistema ha smesso di essere sostenibile per il pianeta molto tempo fa.
Cosa possiamo fare, dunque❓
Oltre alle scelte di cosa mettere nel piatto, è fondamentale fare pressione ai governi perché promuovano il passaggio a un'alimentazione plant based a partire dai paesi più ricchi, dove l'eccesso nel consumo di alimenti di origine animale è più marcato.
⚠️ Gli allevamenti occupano il 20% delle terre emerse, una quantità di suolo enorme che li lega a doppio filo alla deforestazione, alla distruzione di innumerevoli habitat di specie selvatiche e di porzioni sempre maggiori del “polmone verde” della Terra, con un numero sempre crescente di foreste rase al suolo per lasciare spazio agli animali allevati e alle monocolture atte a sfamarli.
Gli allevamenti e la produzione di mangimi per uso animale consumano il 70% di tutta l’acqua utilizzata dall’intero pianeta.
I prodotti di origine animale hanno un'impronta idrica di gran lunga maggiore rispetto a quelli vegetali, con un consumo d’acqua necessario a produrre un pasto a base di carne 15 volte superiore a quello di un pasto vegetale.
QUAL È L’IMPATTO DEGLI ALLEVAMENTI SUL CLIMA? 🐮
C’è un problema che tuttora rimane sotto silenzio, assente dalle agende politiche sul clima di tutti i partiti italiani.
⚠️ Il sistema degli allevamenti animali è responsabile ogni anno del 15% delle emissioni di gas serra mondiali secondo le stime FAO e il loro consumo di suolo, acqua e risorse è un peso che non è più sostenibile per il nostro pianeta.
Negli allevamenti sono stipati il 60% dei mammiferi esistenti sul pianeta. Solo il 4% dei mammiferi sono attualmente animali selvatici, il restante 36% esseri umani.
Dopo di che si deve comunque costruire un percorso condiviso con le associazioni e le istituzioni scientifiche, non certo facendo riferimento a piani di dieci anni fa, come quello dell’Ispra del 2013 citato dall’Ente Parco».
🗣 Animal Rebellion Italia si unisce alla protesta contro la decisione di massacrare i daini del Parco della Valle del Po!
Uccidere non può mai essere la prima soluzione!
❓Cosa fare per aiutare la protesta:
1️⃣ Firmare questa petizione
2️⃣ Condividere questo appello
👀 Dall'ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) viene una ferma condanna (http://www.enpa.it/it/91137/cnt/i-fatti/daini-del-po-al-macello-enpa-all-ente-parco-condan.aspx):
«Inaccettabile! È quanto di più anti-etico e anti-scientifico un parco possa fare.
Chiediamo: sono state davvero percorse tutte le strade possibili? [...] Sarebbe interessante anche capire quali metodi ecologici di prevenzione sono stati attuati finora. [...] Ricordiamo tra l'altro che in base alla legge nazionale provvedimenti di questo tipo devono essere seriamente e validamente motivati e “motivabili” sotto il profilo scientifico: non basta un generico rischio, occorre andare nello specifico, dimostrando che effettivamente questi animali potrebbero ledere alla natura, alla biodiversità o quant'altro.
‼️ Per rendere il tutto ancora più "appetibile", viene specificato che
«Il canone di concessione a base di gara da sottoporre a rialzo è pari a euro 0,00 (zero/00 €) annui oltre ad IVA».
👉 Quindi, riassumendo: una specie di animali parautoctona, introdotta nella regione dalle attività umane, che vive in un parco naturale cresce eccessivamente di numero a causa dell'assenza di predatori (imputabile all'azione di caccia sfrenata nei secoli passati), e l'ente che dovrebbe provvedere alla tutela del parco trova come unica soluzione regalare la concessione del massacro di tali animali a privati che ne trarrebbero enormi profitti.
📢 Numerose sono le proteste da parte di associazioni animaliste contro questa decisione crudele e insensata, che pare più motivata da un interesse economico che da una seria indagine scientifica.
❗️Il bando contiene inoltre utili dettagli volti a dimostrare il vantaggio economico di tale operazione:
«- il valore della carne di daino, in Italia, varia tra 4,00 €/Kg per i maschi e 4,30 €/Kg per le femmine e i giovani dell’anno;
- il peso medio utile degli esemplari, tolte la pelle, la testa e la parte bassa delle zampe, è di circa
25 Kg per i maschi e 20 Kg per le femmine e i giovani dell’anno;
- il valore complessivo dei capi presenti, quindi, è di poco superiore ai 100.000,00 euro;
- ragionevolmente, non sarà possibile catturare più di 300 esemplari all’anno nei tre anni di concessione, per complessivi 900 capi ed un valore, quindi, di circa 83.700,00 euro, ossia 27.900,00 euro/anno».
⚠️ NESSUNA ALTERNATIVA AL MASSACRO? 🦌
Nel Parco del Delta del Po, in particolare nelle zone della Pineta di Classe a Ravenna e del Lido di Volano a Ferrara, vivono circa 1200 daini: sono i discendenti di piccoli gruppi di esemplari fuggiti dalla cattività (ovvero, da allevamenti per la macellazione presenti nei dintorni) negli anni Novanta.
🔍 Secondo l'ente di gestione di tale parco, sono troppi e mettono a repentaglio la flora, in quanto "specie invasiva non autoctona", peraltro quasi del tutto priva di predatori naturali poiché i lupi, per quanto presenti, formano ancora una popolazione troppo esigua.
Con tali motivazioni, il 29 agosto l'ente di gestione del Parco del Delta del Po ha pubblicato un bando (https://albopretorio.comunecervia.it/web/albo-pretorio/albo-pretorio2/-/papca/display/39991?p_auth=c6znKP7p) per affidare in concessione la cattura e la successiva macellazione di circa 1150 daini.
Se volete supportare economicamente la campagna, potete donare al seguente crowfunding:
https://chuffed.org/project/animal-rebellion-2022
#AnimalJustice #ClimateJustice #PlantBasedFuture #StopTheSupply #AnimalRebellion #climatecrisis #antispecism #animalrights
Il co-fondatore di Animal Rebellion, Dan Kidby, ha aggiunto:
"Mobiliteremo 500 persone per interrompere la fornitura di prodotti lattiero-caseari nel Regno Unito. Ciò che questo significherà in pratica è che per un periodo di 1-2 settimane non ci sarà latte sugli scaffali dei supermercati. Questo non è mai stato fatto prima nel Regno Unito o in tutto il mondo.”
Come Animal Rebellion Italia esprimiamo il nostro supporto alle azioni dellə attivistə del Regno Unito, e chiediamo a tuttə voi di condividere la notizia di questa grande azione di protesta non violenta contro l'ingiustizia ed estrema inefficienza di un sistema alimentare che è basato sullo sfruttamento, le sofferenze e lo sterminio di animali non umani e ci porta alla catastrofe ecologica e climatica.
La portavoce del gruppo, Emma de Saram, 21 anni, ha dichiarato:
“Decenni di ricerca sul clima hanno dimostrato che il tempo per garantire un futuro vivibile per tuttə è insufficiente. Chiediamo al nostro governo di avviare urgentemente una transizione verso un sistema alimentare a base vegetale in cui utilizzeremmo meno risorse naturali, meno energia e meno terra.
La riqualificazione degli spazi precedentemente utilizzati in modo improprio per l'allevamento e la pesca degli animali avrebbe il duplice vantaggio di estrarre carbonio dall'atmosfera e ripristinare la preziosa biodiversità.
Speriamo che le persone ascoltino il nostro messaggio e ci sostengano in un'azione continua per fermare la fornitura di prodotti lattiero-caseari questo settembre".
Foto di Animal Rebellion UK
STOP DAIRY: GRANDE AZIONE DI DISRUPTION DI ANIMAL REBELLION UK
Il capitolo di Animal Rebellion nel Regno Unito ha iniziato oggi un periodo di disobbedienza civile e azioni di disruption contro l'industria casearia nel loro Paese, con lo scopo dichiarato di interrompere la distribuzione di derivati del latte bovino.
Lo scopo di tali azioni è richiedere una transizione verso un sistema alimentare a base vegetale che supporti lə lavoratorə nel loro allontanamento dalle "industrie distruttive" della carne, dei latticini e della pesca. Inoltre, lə attivistə chiedono che la terra liberata da tale spostamento sia dedicata al rewilding al fine di assorbire il carbonio dall'atmosfera e ripristinare la biodiversità.
Non possiamo scendere in piazza per la giustizia animale e il giorno dopo chiudere un occhio allo sgombero di un campo rom.
La giustizia animale riguarda tutte le specie, noi uman3 compres3.
#giustiziaclimatica è #giustiziasociale.
#antispecismo è #antifascismo.
Durante il presidio alla Sfattoria, purtroppo, oltre ad essersi presentate personalità politiche con il palese intento di strumentalizzare la vicenda per la campagna elettorale ed altre a sostenere le proprie ideologie complottiste antivacciniste, è emersa la possibilità di accettare l'aiuto da parte di gruppi neofascisti.
Alcune persone, tra le quali anche una nostra attivista, si sono opposte a ciò, ma, non essendo state ascoltate, hanno preferito non presidiare più il luogo.
Perché, di fronte ad un emergenza come questa, è impensabile accettare l'aiuto di chi dichiaratamente agisce in maniera violenta e discrimina altri esseri umani.
La nostra lotta non è apolitica, tutt'altro.
Occorre lavorare sui nostri privilegi, in primis quello di specie.
Ci teniamo a sottolineare che uno dei principi per aderire al movimento è la nonviolenza radicale, per questo motivo non accettiamo all'interno dei nostri gruppi alcun tipo di atteggiamento violento verbale o fisico, e dunque alcuna forma di discriminazione.
È pur vero che siamo un movimento molto giovane, sopratutto in Italia, esistiamo da poco più di un anno e quando ci troviamo a sostenere situazioni di emergenza come questa è strettamente necessario prendere le distanze da ideologie completamente in contrasto con le nostre.
Dopo giorni di massima allerta e solidarietà alla Sfattoria degli Ultimi, come Animal Rebellion Italia ci teniamo a ribadire la nostra posizione politica.
Premessa: noi siamo un gruppo nazionale di un movimento più ampio a livello globale, un movimento dichiaratamente antispecista e contro ogni tipo di discriminazione.
Abbiamo una visione condivisa del cambiamento, una visione intersezionale che punti ad una liberazione totale di tutti i corpi sulla Terra e che tenga conto delle esigenze di tutt3.
Una sfida ardua senza alcun dubbio.
Come parte dell'umanità sentiamo l'esigenza di una cultura rigenerativa, una nuova cultura che sia sana e resiliente, che riesca a riemergere dalle rovine degli allevamenti per rigenerare il terreno lasciando gli altri animali liberi di vivere la propria vita senza alcun fine ultimo.
❓Cosa fare:
👉 Se puoi recati sul posto al Parco della Maggiolina (Parte di parco XXV Aprile) Viale Italia - e partecipa al presidio.
❗️Se non ti trovi a La Spezia, puoi:
1️⃣ Firmare questa petizione
2️⃣ Partecipare al mail bombing
https://www.esserevegan.it/cinghiali-detenuti-al-parco-della-maggiolina/
3️⃣ Condividere questo appello
4️⃣ Partecipare all’azione digitale con l’ashtag e relativa foto (vedi foto)
5️⃣ Informarti sulla Peste Suina
https://www.essereanimali.org/2022/01/tutto-quello-da-sapere-peste-suina-africana/
👉 Trovi più informazioni sul canale Telegram (https://t.me/cinghiali) dedicati ai cinghiali della Maggiolina.
Siamo un movimento globale che utilizza la disobbedienza civile per passare a un sistema alimentare plant-based 🌱
Supportiamo il Plant Based Treaty.