Via libera alle merci via mare, ma nessun via libera alle persone.
In teoria siamo nell'era della globalizzazione, del libero mercato, delle frontiere comunitarie aperte.
Il web unisce a velocità supersonica i miliardi di individui che popolano questo pianeta facendoli sentire parte di un unico mondo, annullando le distanze tra i continenti.
Dal punto di vista commerciale, questa vicinanza è tangibile e si punta a renderla ancora più concreta.
https://agripunkblog.blogspot.com/2017/02/frontiere-aperte-lo-schiavismo-dei.html
@punko @Amleta la fonte del meccanismo è perfettamente chiara e nota almeno da quando è stato pubblicato La Società Dello Spettacolo di Debord. Il problema semmai è che "la gente" (termine poco elegante, ma calzante) non solo ignora, ma VUOLE ignorare, felice nel suo bozzolo di piccole certezze borghesi (leggi: la pressione sociale che li tiene insieme come la pressione del mare tiene insieme un pesce di profondità)
@Antanicus @punko felici nel loro bozzolo. Ma almeno lo fossero felici! Io vedo in giro persone senza sorriso, senza sogni, senza forze, senza speranze. S'illudono di fare questa vita normale e di essere a posto. Poi si ammazzano depressi. 🙁
@Antanicus
su questo devo dissentire, già dall'uso del termine "la gente" che non approvo.
Se ti sei scollegata dal sistema dovresti cercare di capire quanto "la gente" sia vittima e carnefice di se stessa e delle proprie emozioni. Che vantaggio ne traggono dal sopravvivere imprigionate da un regime retto dalle loro stesse paure?
Sento la necessità di arrivare alla fonte del meccanismo che si innesca con l'oggettificazione del vivente, partendo da quello che ha scritto @Amleta ci si arriva...