"The area of crops likely to be affected by drought is also set to increase, and under sharply rising CO2 levels would nearly double in central Europe in the second half of this century, (...) The findings indicate that introducing measures to reduce future carbon emissions may lower the risk of more frequent consecutive drought events across Europe. On the one hand, we need to step up our efforts to reduce greenhouse gases worldwide, and at the same time deal with strategies to adapt to climate change"

If the EU were serious about climate change it should kill the subsidies to industrial farming (which consumes most of the water and produces most of the GHG emitted worldwide) and use that money to fund a massive shift towards permaculture. But then again, the EU is a neoliberal joke...

theguardian.com/environment/20

@Antanicus
Il problema delal siccita è una vero disastro, soprattutto in quei paesi in cui le falde acquifere nel sotto suolo non sono facili da estrarre o troppo in profondita per raggiungerli.
non so dire se questo fenomeno sia solo dovuto alle condizioni climatiche che cambiano repentinamente, ma posso affermare che il consumo eccessivo, addiritttura ingiusticitato avviene nell'pambito domestico

@vincent29264 l'ambito domestico è una goccia nel mare del consumo agricolo e industriale (coca cola consuma da sola acqua a sufficienza per dissetare 2mld di persone, per dirne una)

@Antanicus
si, questo è vero, in ambito industriale il consumo e enorme, nell'agricoltura non lo definirei consumo vero e proprio, molte colture se piove non necessitano di acqua in terreno che tengono bene l'umidità. Per quanto riguarda la coltura di ortaggi e soprattutto in serricultura le cose comabiano, ma è inevitabile se si vuole ottenere la produzione; le piante non crescono senza l'acqua. i mezzi per risparmiare acqua ci sono, per esempio gli gocciolatori invece delle farfalle a pioggia

@vincent29264 va anche cambiata radicalmente la modalità con cui ci approcciamo alla terra. Le monoculture vanno, se non abolite, fortemente ridimensionate. Di pari passo va ridimensionato il consumo di carne e va abolito l'allevamento intensivo (che da solo si mangia il 70/80% delle granaglie di della soia prodotte nel mondo)

@Antanicus
A parole sembra tutto facile il da farsi ma nel mettere in pratica le cose cambiano soprattutto dal lato economico, nel senso che chi coltiva la terra deve guadagnare e l'economia, il mercato, impone un certo comportamento forzato, -ti chiedono la qualità ma poi te la pagano a basso prezzo, allora sei costretto a optare per la quantità ma nel produrla devi forzare la mano, quindi maggiore inquinamento e uso eccessivo di fitofarmaci, nonché di acqua.

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