@Monta@mastodon.social qualsiasi valuta proof-of-work è destinata a diventare un mostro energivoro *by design*, almeno fino a quando continueremo ad usare l'attuale tecnologia al silicio per calcolare gli hash. E visti i risultati dei vari "computer quantistici" in sviluppo attualmente, il silicio resterà alla base della nostra informatica ancora per molto tempo.

Esistono meccanismi di validazione diversi (proof-of-stake, ad esempio) che permettono di ridurre drasticamente il consumo di energia ma tendono ad essere più vulnerabili a determinati tipi di attacco.

In soldoni: le criptovalute sono una tecnologia in cerca di un problema da risolvere da 10 anni, e non ci sono ancora riuscite.

@zabow

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@Antanicus OT: che intendi per "E visti i risultati dei vari "computer quantistici" in sviluppo attualmente, il silicio resterà alla base della nostra informatica ancora per molto tempo."? Domanda vera, non ho capito che intendi :)

@scaramouche88 che sono macchinari enormi, costosissimi, che passano circa metà del tempo a correggere i loro stessi errori (ma questo non è un problema di design, è una caratteristica dei quanti che pssono essere in una sovrapposizione di stati) etc...

Ci vorranno decenni nel migliore dei casi perchè si arrivi ad una diffusione mainstream (my humble opinion ovviamente)

@Antanicus alla meglio si puo' sperare di averli in cloud computing / grid computing nei prossimi anni. Mainstream ciaone, a me di immergere di He liquido everything. IBM ha già delle macchine in linea, ma sono un tritello da usare, mi pare.

@Antanicus @Monta@mastodon.social @zabow Tutti i "proof-of-something" hanno o avranno effetti deleteri a meno che il "something" non sia qualcosa di generalmente utile.

@fucsia @Antanicus @Monta @zabow
E per concludere c'è un numero massimo di BC generabile (21 milioni?).
Ovviamente per arrivarci sarà necessaria una potenza di calcolo esagerata con conseguente aumento del valore.
Appena arrivati al limite l'effetto bolla finirà, i grandi investitori/padroni delle macchine si sposteranno su un'altra valuta, e nel giro di un po' di tempo tutta quell'energia sarà stata spesa per estrarre il nulla.

@fucsia @Antanicus @Monta @zabow
(By the way, anarco-capitalismo = premiare chi possiede i macchinari più potenti.)

@Antanicus non mi trovo molto d'accordo sulla storia del problema da risolvere.
In realtà ha poco a che fare con quello che sono le criptovalute oggi, però provo a spiegarmi.
Facciamo finta per un attimo di aver eliminato stato e reincarnazioni possibili, mercati e finanza sono tornati da dov'erano venuti.
Siamo tutt* content* trallallero trallalà.
(spoiler: non succede)
Non abbiamo ancora raggiunto LA PIENA AUTOMAZIONE e non abbiamo trovato una soluzione per lo scambio di beni e servizi.
Ci teniamo quindi concetto di moneta e quando non si può fare uno scambio diretto la usiamo per questa cosa qua.
Rimangono aperti una serie problemi, tipo:
Chi batte moneta? Quanta? Come la si fa girare? Come si valida? Come se ne decide il valore? 1/2

@Monta@mastodon.social @zabow

@Antanicus
Visto che preferiamo tutto decentralizzato e no, sostituire una banca centrale con un assemblea non è una buona idea (faircoin sto guardando te) le criptovalute, monete
elettroniche o come le vogliamo chiamare se ci si lavora bene secondo me sono un buon approccio per risolvere sto problema e quello che è venuto fuori fin ora in termini tecnici e teorici non è tutto da buttare.

Solo che non avendo risolto i due problemi principali: lo stato e il capitalismo ci troviamo in sta situazione in cui un idea, pure buona è stata presa alla sua prima iterazione, snaturata e trasformata un assetspeculativomagnacorrente.
Poi sicuro qualcuno sto problema ha pensato come risolverlo diversamente e io non lo so, se avete spunti interessanti me li leggo con piacere.

2/2

@Monta@mastodon.social @zabow

@notstirnir hai ragione, la mia affermazione è stata imprecisa. Riformulo: "le criptovalute allo stato attuale sono una tecnologia in cerca di un problema da risolvere".

Riguardo le domande che hai fatto, sono domande validissime. Non credo che l'abolizione del *concetto* di valuta sia la giusta direzione, semmai ne va rivisto il ruolo sociale (mezzo e non fine). Sulla questione bancaria, credo che in un mondo in cui si sia superata l'esistenza dello stato ogni comunità (o gruppo di comunità) dovrebbe avere la possibilità di emettere la propria moneta, ma ovviamente andrebbero presi tutti i passi necessari per controllarne il flusso (penso a meccanismi volti a ipertassare l'accumulo e ad un fortissimo controllo dal basso - es. tramite cooperative etc...)

@Monta@mastodon.social @zabow

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