@Monta@mastodon.social qualsiasi valuta proof-of-work è destinata a diventare un mostro energivoro *by design*, almeno fino a quando continueremo ad usare l'attuale tecnologia al silicio per calcolare gli hash. E visti i risultati dei vari "computer quantistici" in sviluppo attualmente, il silicio resterà alla base della nostra informatica ancora per molto tempo.
Esistono meccanismi di validazione diversi (proof-of-stake, ad esempio) che permettono di ridurre drasticamente il consumo di energia ma tendono ad essere più vulnerabili a determinati tipi di attacco.
In soldoni: le criptovalute sono una tecnologia in cerca di un problema da risolvere da 10 anni, e non ci sono ancora riuscite.
@scaramouche88 che sono macchinari enormi, costosissimi, che passano circa metà del tempo a correggere i loro stessi errori (ma questo non è un problema di design, è una caratteristica dei quanti che pssono essere in una sovrapposizione di stati) etc...
Ci vorranno decenni nel migliore dei casi perchè si arrivi ad una diffusione mainstream (my humble opinion ovviamente)
@Antanicus alla meglio si puo' sperare di averli in cloud computing / grid computing nei prossimi anni. Mainstream ciaone, a me di immergere di He liquido everything. IBM ha già delle macchine in linea, ma sono un tritello da usare, mi pare.