Appioppare ad Amazon l'esclusiva colpa della chiusura delle librerie, quando i libri sono, ora come ora, oggetti costosi e ignorati da gran parte della popolazione di 'sto paese, lasciando perdere la qualità e la quantità delle uscite, poca la prima e troppa la seconda

Partigiani d’oltremare dal corno d’Africa alla Resistenza Italiana
Giovedì 23 gennaio 2020
all'interno del ciclo Scritture Irregolari 2020 presentazione del libro di Matteo Petracci:

PARTIGIANI D’OLTREMARE DAL CORNO D’AFRICA ALLA RESISTENZA ITALIANA
[Pacini editore, collana Le ragioni di Clio]

con Matteo
barricatedicarta.noblogs.org/p

ma che cazzo sta succedendo

sgomberano la siani di xxm24
sgombero programmato per le serrande e la palazzina di Corso Giulio

qualcosa sta cambiando e tuttintorno solo spriz

autistici.org/macerie/?p=33736

Resistenza ai social. Ci sto provando, non mi ero resa conto, prima dei post dei Wu Ming, di quanto la ns vita fosse così strettamente condizionata dai social. Ok, forse vivo fuori dal mondo, ma mi sembrava molto meno!

Le lugubri parole di Franco , capo della in , che spinge ancora più un alto l'asticella del istiruzionale e acclara, normalizzandola, l'impunità dell' per il diverso e i deboli _

Se verrà ritenuta giustificabile per quei pochi militanti che oggi hanno un rispetto e una simpatia popolari diffuse, poi verranno estese facilmente a chiunque si schiera per un lavoratore non pagato, per il diritto a manifestare, per i diritti di chi è in carcere, per chi patisce la clandestinità, per chi, qui o altrove, la sopraffazione e il terrore.
Il tribunale di Torino è stato ed è un laboratorio di repressione della generosità, della solidarietà e della militanza. Chi non si mostra, davanti ai giudici, al fianco di Eddi, Jacopo e Paolo, per me è un disertore. Se non si oppone a questo nuovo step nella distruzione degli spazi di dissenso in Italia tradisce non una, ma due volte la resistenza della Siria del nord" (messaggio di Davide Grasso copiato da fb).
Per favore, chi può domani vada al presidio!

Vedere queste tre persone, osannate su Facebook e in certi ambienti, soli di fronte allo stato che usa i suoi strumenti più loschi e vigliacchi per reprimerli, e per reprimere con essi l'amicizia tra i popoli, la solidarietà internazionale e l'opposizione sociale, è abbastanza deprimente.
Non so se è giusto ripetere ancora una volta perché bisogna informare gli italiani sulla loro vicenda, o perché accanto a loro bisogna starci fisicamente, esserci, come sul fronte. Per me è come lasciare Orso solo vicino a loro, in aula, ma altre argomentazioni potranno apparire meno superstiziose e più persuasive.
Se si prenderanno la sorveglianza speciale, sarà l'inizio dell'estensione di questa misura a tutti. Vedrete presto se il mio era irrazionale allarmismo o una facile previsione...

Ci dichiariamo diversi e opposti a questo sistema, eppure ci tiriamo indietro nel momento in cui i veri oppositori ad esso dovrebbero essere sempre presenti, a testa alta: quando il silenzio dei media e la codardia del potere colpiscono le nostre amiche e i nostri amici in Italia o in Siria, quando non hanno altr* su cui poter contare.Vedere l'ultimo presidio e udienza per Paolo, Jacopo e Eddi vuoti è stata, per me, una vergogna....

Che dire dei gruppi politici, degli attivisti, di coloro che condividono le foto delle Ypj o delle Ypg su Facebook, dei gruppi del variegato mondo curdo e "filo-curdo" torinese e settentrionale?Il 25 al presidio sotto il tribunale ci saranno state 11-12 persone. In aula lo stesso. Intanto, per quello che vale, voglio tributare a loro la mia profonda stima. Tutt* gli altr* si sono dileguat*, non diversamente che rispetto alla mobilitazione per la resistenza delle Forze siriane democratiche e contro la guerra in corso, perché evidentemente la nostra passività politica non regge all'assenza di taccuini e telecamere....

È stata evidente la complicità formale e informale tra la pm Pedrotta e il presidente del collegio, entrambi apparsi ringalluzziti dal disinteresse di attivisti e giornalisti, che hanno disertato la scorsa udienza e non parlano più del caso.
I media si sono dichiarati interessati alla vicenda e solidali con chi vede negati i propri diritti civili per aver rischiato la vita contro l'Isis.Ma in realtà era stato il martirio di Lorenzo prima, e l'invasione turca poi, a marzo e ottobre, a portare i giornalisti in aula. Ora che i media hanno deciso che il destino del Rojava è segnato, anche quello di Eddi, Jacopo e Paolo - e di Lorenzo, che io considero sempre presente in aula - deve essere segnato: dal silenzio....

L'intenzione dei giudici emerge anche dal loro rifiuto di permettere alla difesa di contro-interrogare i poliziotti e gli agenti Digos che accusano i tre proposti nelle carte della procura, spesso in modo pretestuoso.Gli interrogatori dei pochi testimoni ammessi a difesa sono stati continuamente interrotti dal presidente del collegio, che ha circoscritto persino le domande ammesse o i soggetti trattati, giudicando uno dopo l'altro inattendibili i testimoni. Persino all'unica persona che voleva effettuare riprese in aula era stato intimato in precedenza di non riprendere....

Su quali basi? In un clima kafkiano e surreale, lo scorso 25 novembre si è discusso in aula di un aperitivo musicale davanti a un bar torinese per chiedere che venisse pagato il cuoco, di fuochi d'artificio scoppiati a capodanno, di manifestazioni assolutamente pacifiche e di cariche della polizia durante le quali i tre non risultavano neanche presenti.
Sostanzialmente i giudici, associando questi episodi a "competenze militari acquisite in Siria" hanno slegato la procedura contro Eddi, Jacopo e Paolo da ogni logica. Ed è qui che emerge il disegno che vuole giustificare la sorveglianza speciale in modo totalmente assurdo e arbitrario, ma che evidentemente ritiene irrinunciabile la sua applicazione almeno a loro tre....

"C'è un'emergenza che riguarda Jacopo Bindi, Maria Edgarda Marcucci e Paolo Pachino. Non vi nascondo la mia preoccupazione per come si sta evolvendo la vicenda giudiziaria nei loro confronti. Domattina 9 dicembre e lunedì 16 dicembre ci saranno le ultime due udienze, e tutto lascia pensare che andranno male.
I giudici hanno vietato alla difesa di produrre l'80% dei testimoni chiesti a loro favore. A giugno hanno escluso me e Jak dalla vicenda, per dividerci e focalizzarsi esclusivamente su loro tre. Hanno dilatato così i tempi e confuso volutamente le idee dell'opinione pubblica, emanando un primo decreto dove dicono che ciò che abbiamo fatto in Siria non ci rende pericolosi (!), ma che Eddi, Paolo e Jacopo stanno usando le "competenze militari acquisite in Siria" al loro ritorno in Italia (?)...

Leggo su fb e inoltro al popolo di Mastodon la situazione dei tre ragazzi tornati dopo aver difeso il nostro mondo dalle milizie del Daesh.
A Torino domani ci sarà un presidio solidale fuori dal palazzo di giustizia Penultima Udienza per Eddi, Jacopo e Paolo.
Aiutateci a far conoscere questa situazione a più persone possibili, la solidarietà può essere davvero utile.
Segue toot con trascrizione del post di Davide Grasso...

Ma anche quassù goffi tentativi di rimorchio con foto profilo col cu7o fuori?! Echeppalle!

Nestor Machno: L'Ucraina trasforma il più grande leader militare anarchico in un eroe del "merchandising"

La peculiarità di Giuliai Pole consiste nel fatto che lì la vecchia statua di Vladimir Ilich 'Lenin' è stata sostituita da quella di un guerrigliero anarchico, forse il più grande della storia, e anche il meno conosciuto: Nestor Machno, il leader dell'Armata Nera, il suo figlio prediletto, l'uomo che fu sul punto di creare, insieme ai suoi compagni, uno spazio governato da dei princìpi anti-autoritari. Si tratta del cosiddetto Territorio Libero dell'Ucraina o più popolarmente, la Machnovšcina (1919-1921). Il suo programma era semplice. Né Dio, né patria, né padrone. Né imperialisti europei, né bolscevichi russi, né nazionalisti ucraini.

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