@fuoribanda @Predielis @OigRoig La stessa macrocategoria con connotazione negativa ''Le droghe'' é fuorviante perché mette tutte le sostanze sullo stesso piano un po' come se considerassimo merda ''I libri'' in quanto la maggior parte della produzione libraria è robaccia (dai libri di Fabio Volo al Mein Kampf, passando per trita robaccia commerciale e biografie di calciatori e popstar diciottenni).
Equiparare poi l'eroina a una canna non è diverso dal mettere sullo stesso piano alcool e camomilla.
Senza una minima conoscenza delle sostanze ed i loro effetti fisiologici, psicologici e sociali, ogni discorso s'impantanerà sempre.
@Ca_Gi @fuoribanda @OigRoig
Allora avanti così, teniamoceli stretti questi compagni tutti camomilla ed Aristotile.
I risultati li vediamo ogni giorno.
@Predielis I risultati che ''vediamo ogni giorno'' sono quelli della MANCATA applicazione delle politiche di riduzione del danno, con persone che avrebbero bisogno di un supporto umano, medico e psicologico lasciate da sole tra cessi pubblici e criminalizzazione.
L'idea stessa di voler aiutare delle persone criminalizzandole è una contraddizione in termini che va avanti da oltre mezzo secolo, purtroppo, ma GUAI a proporre aiuti reali che potrebbero contribuire a risolvere, o perlomeno contenere in modo più umano, il problema.
@Predielis Ma se parli di persone che ''passano buona parte del loro tempo libero sotto l'effetto...'' si parla di abuso e non più di uso, per cui il discorso è centrato e nient'affatto dirottato.
Alcool e cannabis sono sostanze fortemente alteranti (dico 'fortemente' per rimarcare la differenza con altre come caffé, tabacco o altre sostanze comuni che a loro volta lo sono ma in maniera più blanda, poi è chiaro che altre sostanze tipo coca, eroina, metanfetamine, lsd, ma pure diversi medicinali siano ancor più alteranti e di diversa natura) che, solo se assunte in modalità ragionate possono avere influenza perlomeno non dannosa e in certi casi anche positiva.
Le sperimentazioni su microdosaggi in questo son molto interessanti. Si è però creato uno stigma basato sulla falsa idea di una >
@Predielis > presunta società ''dei bei tempi che furono'' che sarebbe sempre stata del tutto priva di sostanze alteranti, quando in realtà è ben noto che in tutte le società s'è sempre fatto uso di tali sostanze seppur in modi molto diversi. Son dunque le modalità a dover essere indagate prima che le sostanze in sè. Un esempio noto è quello dell'alcool, che da comune accompagnamento ai pasti è sempre più usato come strumento di alterazione in momenti specifici: i motivi (sociali) che hanno spinto ad un consumo dell'alcol sempre più ''a secco'' son estremamente simili a quelli che connotano l'uso di certe sostanze nei weekend dopo il lavoro. L'ambiente sociale influisce non poco a cosa si consuma, quanto e quando. @fuoribanda @OigRoig
@Predielis L'alcool inoltre è una sostanza comunemente accettata e regolarmente acquistabile eppure ciò non ci rende tutt* automaticamente degli alcolizzati. Eppure, stando alle ipotesi dei proibizionisti, questa cosa non ha senso e tutta la popolazione dovrebbe essersi trasformata da un pezzo in un popolo di alcolizzati.
Allo stesso tempo trovo interessante lo stigma presente nell'immagine caricaturale dei ''drogati dei centri sociali'' quando per trovare per davvero droghe in quantità industriali bisogna guardare a certi locali fighetti frequentati da vip o wannabe-vip che si danno alla bella vita 🙃
@Ca_Gi @fuoribanda @OigRoig State tentando di dirottare il discorso su terreni di droghe pesanti, proibizionismo, salute, eccetera. Qui si sta invece parlando di persone che passano buona parte del tempo libero sotto l'effetto di cannabis e alcol. E non c'è affatto criminalizzazione da parte della società, anzi. I vostri post ne sono la dimostrazione, "non tutte le droghe fanno male, le nostre fanno bene, "che bello che possiamo socializzare e passare le serate chiacchierando fumando bevendo e facendoci le seghe a vicenda".