Le piattaforme e la scuola a distanza
In questo articolo di Rep si parla di come le scuole stiano organizzando le lezioni a distanza e lo scenario meriterebbe delle riflessioni. Se per i bambini più piccoli si parla di attività diverse da quelle fatte a scuola perché sarebbe difficile assicurarsi la loro attenzione a distanza, man mano che saliamo alle scuole medie e superiori il ruolo delle piattaforme commerciali diventa sempre più importante. Quello che emerge dall'articolo è che non si tratta di una scelta ma di un'abitudine trasferita direttamente dalla vita privata a quella scolastica: "ogni docente utilizza gli strumenti che conosce, che usa con destrezza, per arrivare ai bambini a casa". E quali sono questi strumenti? "alcune maestre hanno registrato letture e lezioni, che gli scolari ascoltano via WhatsApp"; "le piattaforme per fare lezioni con gli studenti più grandi, a partire dalle scuole medie, ci sono: Google for education (non ha pubblicità), Classroom"; "il professor Dennis Bignami [...]su Instagram e, s… https://rizomatica.org/display/647fed6d-185e-60bc-4b12-672635490675
@kep Il punto è proprio il fatto che non sia stata realizzata una struttura integrata di piattaforme e server per i servizi pubblici e quindi ci si affida ai servizi ''offerti'' dalle multinazionali del data mining. @diorama @DocSweepsy @filosganga @Ofelia @rizoma
@aaronwinstonsmith Non ne so nulla. C'è o c'era un progetto in corso? @kep @diorama @DocSweepsy @filosganga @Ofelia @rizoma
Scavando nei ricordi ho ritrovato il "DAF Data & Analytics Framework" del team digitale (quello di Renzi, che risponde direttamente alla presidenza del consiglio), che è un progetto open source ma non so a che punto sono arrivati. Credo che i lavori del team digitale ora siano fermi.
https://developers.italia.it/it/daf/
@Ca_Gi @kep @diorama @DocSweepsy @filosganga @Ofelia @rizoma
@Ca_Gi ma in realtà ci stavano lavorando @kep @diorama @DocSweepsy @filosganga @Ofelia @rizoma