@chakuari Mi sa tanto una delle solite ipersemplificazioni di Allam.
La Costituzione esprime due concetti chiari: tutti i cittadini, di qualunque religione, vengono rispettati (art.3) e le confessioni diverse da quella cattolica possono organizzarsi a meno che non siano in contrasto con la legge (art.8).
Per questioni prettamente politiche il rapporto con la chiesa cattolica è più marcato (la costituzione è stata stilata solo 18 anni dopo i patti lateranensi) ma è ben specificato che "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani" (art.7).
"Indipendenti" significa che lo stato italiano può legiferare in base a principi diversi da quelli cattolici (pur rispettando i patti lateranensi).
Perlomeno a livello costituzionale, dunque, lo stato italiano potrebbe benissimo promulgare >
@chakuari > "il più ampio decentramento amministrativo", e con l'art.11 promuove le organizzazioni internazionali atte ad assicurare "pace e giustizia fra le nazioni".
Al netto delle differenze tra gli articoli in sè e la loro attuazione/interpretazione, è particolarmente evidente che non vi sia alcuna dipendenza formale nei confronti di nessuna confessione religiosa (nemmeno da quella cattolica, nonostante le sia garantito un rispetto speciale rispetto alle altre).
Detto questo è evidente che l'influenza e l'eredità storica della religione cristiana e del Vaticano hanno un peso enorme sulla mentalità diffusa, sulle abitudini e sulla formazione del senso morale ma se, così come il cristianesimo s'impose sulle religioni tradizionali antiche, nei prossimi anni il cristianesimo fosse >
@chakuari > culturalmente schiacciato dal culto dell'Invisibile unicorno rosa https://it.m.wikipedia.org/wiki/Invisibile_unicorno_rosa le leggi potranno seguire principi 'unicornici' senza che vi sia bisogno di cambiar la Costituzione