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Preso atto che Facebook ha cannibalizzato la trasmissione di news online, il governo australiano ha deciso che il social network dovrebbe retribuire gli account che generano maggior traffico. Per risposta Facebook sta impedendo a tutti gli account australiani di leggere, postare o condividere news blog.quintarelli.it/2021/02/fa

ha bloccato centinaia di siti di news di peso internazionale (Cnn, Guardian, ecc.) ma anche pagine come il servizio meteo australiano ed altri siti di pubblica utilità che ora risultano quasi inaccessibili a tutta quella fetta di utenza che da anni è stata abituata a pensare che Internet corrisponda ai e poco altro. Visto che succede ad affidare la totalità della comunicazione ad un'unica azienda privata che per natura è intrinsecamente stronza?

@Ca_Gi il loro pianto greco farebbe sorridere, se la situazione non fosse tragica. "Non guadagniamo coi siti di news, sono loro che guadagnano con noi"

@DocSweepsy Vero. La facebookizzazione dell'informazione online è, come dixi, tragica :-(

@Ca_Gi vorrei fare notare che:

- a casa mia faccio come mi pare, idem sulla mia istanza che si chiama GAFAM perché sono privato, non pubblico servizio.

- tutti quelli che piangono che sono stati oscurati , dovrebbero investire nella loro infrastruttura digitale invece di appoggiarsi a terzi .

- ben vengano questi blocchi dei GAFAM creano concorrenza e consapevolezza.

- è SOLO L INIZIO di atteggiamenti di controllo da parte di chi può e vuole provarci.

- l indipendenza deve essere anche digitale.

@erfrensis Concordo: l'ipotesi del governo australiano è una risposta debole che anziché tentare di risolvere il problema alla radice ha proposto di "piegare su sè stesso" lo stato delle cose (un palliativo, insomma).

Ben vengano gli oscuramenti? Si, ma solo se si riesce a trasformarli in occasione per diffondere maggior consapevolezza informatica. Altrimenti non fan altro che spostare utenti tra piattaforme GAFAM.

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