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Quando si accusa una personalità o un movimento politico di essere fascista spesso la risposta che viene data é che il é un fenomeno del passato, un movimento finito nel '45 e così via, magari facendo pure osservare tutte quelle caratteristiche e posizioni politiche che indiscutibilmente differenziano tale movimento o personaggio dal partito che fu di Mussolini.
E allora mi rileggo volentieri queste otto paginette de "Il Fascismo Eterno" in cui Umberto Eco, con la sua solita leggera scorrevolezza illustra in modo ineccepibile la differenza tra il FENOMENO che chiama Ur-fascismo e le sue manifestazioni politiche e umane, ossia i vari partiti e personaggi che ne derivano, magari diversissimi fra loro ma tutti legati a quello stesso fenomeno che li ha originati.

Qui le otto pagine in PDF: unmarzianoaroma.it/documenti/U

@GustavinoBevilacqua Non ne so nulla ma non mi stupisce: il fascismo vive di bric-à-brac di roba altrui e a ben vedere anche molti dei simboli ed elementi iconici che colleghiamo al fascismo mussoliniano in realtà hanno origini diverse: il fascio littorio era stato rispolverato decenninprima dal mobimento dei fasci del lavoro; il colore nero é sempre stato rappresentativo degli anarchici; i motti erano spesso dannunziani, il fez non ricordo bene da dove veniva, lo stile architettonico dell'epoca (quello dell'EUR, per intenderci) era della scuola modernista italiana e il mascellone manco l'apprezzava; le parole straniere italianizzate una "moda giornalistica" e non un qualcosa di voluto dall'alto, "faccetta nera" Mussolini l'avrebbe voluta vietare ecc...

Il fatto che questo documento (da metadati, del 20 aprile 2004) sia ancora largamente rilevante nei confronti dei partiti populisti degli ultimi 15 anni, è proprio indicatore di una carenza culturale e di alfabetizzazione vastissimo. Sono basito su come puoi fare letteralmente le caselle con le crocette e praticamente spuntarle quasi tutte non appena pensi ai programmi politici ed alle persone che sono parte dei partiti "soliti ben conosciuti".

Chapeau per Umberto Eco che non solo ha descritto le differenze sostanziali tra il passato e l'oggi, ma ha anche previsto come internet e la TV alimentano (ma al tempo, come avrebbero alimentato) la propensione di questi alla "ricerca del complotto", al "macismo" ma soprattutto alla "ricerca perenne del nemico". Sic transit gloria mundi.

@lucent A dirla tutta il testo originale risale addirittura a un decennio prima: era parte di una conferenza negli USA dove ancor'oggi è forse più noto che qui da noi ed ha generato tutta una serie di liste di "early warnings of fascism". In particolare è proprio la descrizione del modo in cui l'Ur-fascismo riesce a mutar forma pur riestando sè stesso ad esser stata apprezzata perchè permette di comprendere meglio come due movimenti che magari non hanno manco un punto politico in comune possano essere in realtà due facce della stessa medaglia.

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