«Come ogni sera, dopo aver allestito il centro di accoglienza, ci apprestavamo ad uscire per percorrere le strade delle nostre due città. Anche per quella notte avremmo ospitato venti quattro persone senza dimora che avremmo incontrato per le strade della terraferma mestrina e per le calli del centro storico veneziano»...
—> https://camminardomandando.blogspot.com/2023/12/la-notte-e-fatta-per-amare.html
«Come ogni sera, dopo aver allestito il centro di accoglienza, ci apprestavamo ad uscire per percorrere le strade delle nostre due città. Anche per quella notte avremmo ospitato venti quattro persone senza dimora che avremmo incontrato per le strade della terraferma mestrina e per le calli del centro storico veneziano»...
—> https://camminardomandando.blogspot.com/2023/12/la-notte-e-fatta-per-amare.html
Non ha il fascino di Venezia, ma lo #stravedamento di Porto Marghera con le montagne lì dietro può ricordare i disastri che può compiere l'intervento umano su un territorio.
#Panama | Nell’anniversario dell’indipendenza dalla Spagna, il popolo panamense celebra una nuova grande vittoria: la Corte Suprema di Giustizia ha sancito all’unanimità l’incostituzionalità della tanto contestata legge 406.
—> https://www.globalproject.info/it/mondi/la-lotta-popolare-libera-panama-dalle-miniere/24724
#Panama | «Dopo quasi quaranta giorni di protesta nelle strade, quattro manifestanti uccisi, oltre un migliaio di persone arrestate e centinaia di feriti, la battaglia ambientalista contro il comparto minerario a Panama è approdata nella sede della Corte Suprema di Gustizia che, entrata in sessione permanente, dovrà ora emettere la sentenza sulle varie richieste di incostituzionalità della legge 406, con la quale il Presidente Nito Cortizo ha “svenduto” per 20 anni la più grande miniera di rame a cielo aperto dell’America Latina alla multinazionale canadese First Quantum Minerals».
#Venezia | Questa sera sei mila persone sono scese in piazza e urlato tutta la loro rabbia per #GiuliaCecchettin e per tutte le vittime della violenza patriarcale.
Contestati Zaia e Donazzan come simboli regionali della cultura patriarcale, tossica e violenta.
A questo link invece la storia scritta da me.
«Roberto era in ritardo e non era una novità. Il suo “Ci vediamo alle 6” significava semplicemente che in un momento qualsiasi della successiva giornata sarebbe passato a prenderci»…
https://camminardomandando.blogspot.com/2018/01/il-furgone-di-porfirio-diaz.html
IL FURGONE DI PORFIRIO DIAZ
Con molto piacere, uno dei miei #raccontimessicani - Il furgone di Porfirio Diaz - è stato scelto e letto da Matteo Caccia per la sua trasmissione “Matteo Caccia racconta: Storie di filosofia quotidiana”.
«Primi anni 2000, Christian e Rita si trovano in Messico, aspettano Roberto che è sempre in ritardo e che li deve passare a prendere. Fanno parte di una carovana di attivisti diretti al nord, e viaggiano a bordo di un furgone intestato a Porfirio Diaz, il dittatore messicano vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento».
A questo link potete ascoltare la puntata, buon ascolto!
Alla sua luce il comandante scrive sul suo diario qualcosa di simile: “17 novembre 1983. Tanti metri sopra il livello del mare. Piovoso. Abbiamo montato l’accampamento. Nessuna novità”. In alto a sinistra del foglio nel quale scrive appare il nome che gli hanno messo a questa prima stazione di un viaggio che tutti sappiamo è molto lungo. Non c’è stata nessuna cerimonia speciale, però in questo giorno e in questa ora è stato fondato l’Esercito Zapatista di Rivoluzione Nazionale».
#EZLN | «I terremoti che scuotono la storia dell’umanità iniziano con un “ya basta” isolato, quasi impercettibile. Una nota discordante nel mezzo del rumore. Una crepa nel muro».
«Oggi, [da 40 anni], la notte è avanzata sotto i grandi alberi e, aiutati da lampade a mano, questi uomini e donne hanno costruito un tetto con un telo di plastica e una corda come traversa, hanno attaccato le loro amache, cercano legna secca e, dando fuoco a un sacchetto di plastica accendono il falò.
#EZLN | Oggi 40 anni fa la fondazione dell’esercito zapatista nella Selva Lacandona.
A questo link un mio breve opuscolo in pdf aggiornato con le ultime novità e con date e avvenimenti più importanti di questa grande storia rivoluzionaria.
#EZLN40
—> https://camminardomandando.blogspot.com/p/breve-storia-dellesercito-zapatista-di_4.html
#Ecuador | La mia intervista a Diego Hernández, giovane avvocato e abitante della comunità di San Pablo de Amalí che resiste e reclama giustizia contro i soprusi dell’impresa idroelettrica Hidrotambo.
#AguaEsVida #SanPabloDeAmalíResiste
—> https://camminardomandando.blogspot.com/2023/11/san-pablo-de-amali-non-si-arrende-e.html
#Ecuador | «Nel mese di maggio, dopo una lunga battaglia durata quasi vent’anni, la piccola comunità di San Pablo de Amalí ha visto riconoscere, da parte del ministero dell’Ambiente, i suoi diritti sull’acqua del fiume Dulcepamba di fronte alla prepotenza e alla devastazione portata nel suo territorio dall’impresa idroelettrica Hidrotambo».
Ho intervistato Diego Hernández, giovane abitante della comunità di San Pablo de Amalí e avvocato in difesa dell’ambiente.
Un mese e anche questa guerra è normalizzata.
La barbarie avanza inesorabile tra l’indifferenza generale e i racconti eroici del genocidio.
I morti, donne, anziani, bambini, non fanno più effetto, sono solo numeri nel pallottoliere di questo videogioco chiamato #globalwar.
#EZLN | «L’infanzia palestinese assassinata non è una vittima collaterale, è l’obiettivo principale di Netanyahu, lo è sempre stato. Questa guerra non è per eliminare Hamás. È per ammazzare il futuro. Hamás sarà solo la vittima collaterale».
Capitán Insurgente Marcos
#Panama | Il popolo panamense continua la mobilitazione antimineraria: lunedì è iniziata la terza settimana di protesta, che continuerà fino ad ottenere l’abrogazione da parte dell’Asamblea Nacional della legge 406 che concede per 20 anni alla multinazionale canadese First Quantum Minerals lo sfruttamento della più grande miniera di rame a cielo aperto dell’America Centrale.
#Ecuador | Non ci sono state sorprese al ballottaggio per le elezioni presidenziali che si sono tenute domenica nel piccolo Paese sudamericano: Daniel Noboa, esponente di destra delle élite economiche della ricca Guayaquil, ha sconfitto la candidata correista Lucia González.
#EZLN | Sono trascorsi già due anni dall’arrivo della Gira Zapatista proprio qui a Marghera, al Centro Sociale Rivolta, ma l’emozione è ancora grande, le gambe ancora tremone per l’incredibile e storica esperienza costruita e vissuta von lə companə di Associazione Ya Basta Êdî Bese.
«Ancora non ci credo. Poche ore e gli zapatisti saranno qui. Qui, al Rivolta, nel centro sociale che mi ha visto crescere, lottare e sognare. Qui, a fianco di vecchi compagni di mille battaglie e a nuovi compagni di cui a malapena ricordo il nome».
[Continua nel link]
https://camminardomandando.blogspot.com/2022/04/aspettando-la-gira-zapatista.html
75 anni di abusi e il peggio l’attende adesso. Le minacce di “appiattire Gaza” dimostrano solo una cosa: che non abbiamo imparato nulla. L’arroganza è destinata a durare, anche se Israele ha ancora una volta pagato un prezzo elevato.
Benjamin Netanyahu ha una responsabilità molto pesante per quanto accaduto e deve pagarne il prezzo, ma la questione non è iniziata con lui e non finirà dopo la sua partenza.
Ora dobbiamo piangere amaramente per le vittime israeliane. Ma dobbiamo piangere anche per Gaza. Gaza, la cui popolazione è composta principalmente da rifugiati creati da Israele; Gaza, che non ha conosciuto un solo giorno di pace».
Gideon Levy, editorialista di Ha’aretz e saggista israeliano.
Ha demolito anche l’idea che sia sufficiente attaccare Gaza di tanto in tanto con droni suicidi e vendere questi droni a mezzo mondo per mantenere la sicurezza.
Ieri Israele ha visto immagini che non aveva mai visto in vita sua: veicoli militari palestinesi che pattugliavano le sue città e ciclisti provenienti da Gaza che entravano dai suoi cancelli.
Queste immagini dovrebbero strappare il velo dell’arroganza. I palestinesi di Gaza hanno deciso che sono disposti a pagare qualsiasi cosa per un assaggio di libertà. C’è qualche speranza per questo? NO. Israele imparerà la lezione? NO.
Ieri già parlavano di spazzare via interi quartieri di Gaza, di occupare la Striscia di Gaza e di punire Gaza “come non è mai stata punita prima”. Ma Israele punisce Gaza dal 1948, senza fermarsi un attimo.
Zapatista dei Centri Sociali del Nordest. Negli occhi il mondo, nel cuore i sogni.