«Perché quello che stiamo vivendo è “Terricidio”, come lo chiamano le donne indigene della Patagonia ed è il risultato del capitalismo estrattivo, che fa razzie, assassina, depreda e spoglia territori, succhia linfa vitale alla Terra come un vampiro. E produce macerie, morte, distruzione, disastri. “Terricidio” perché non strozza solo il tangibile ma anche l’intangibile: i rapporti umani, come ci sta succedendo ora con il “distanziamento sociale”, con l’odio e l’intolleranza seminati nei social i cui frutti vengono poi raccolti nelle strade; ma anche i rapporti con la natura, evidenziati dal nostro disinteresse e menefreghismo verso la Pachamama e il grido di dolore e d’aiuto che ci sta lanciando o verso gli inesorabili cambiamenti climatici che facciamo finta di non vedere e di cui non ci rendiamo conto»
https://camminardomandando.blogspot.com/2020/05/non-andra-tutto-bene-non-ne-usciremo.html
«No, non sta andando tutto bene solo perché siamo alla fine di questa pandemia e nemmeno perché sono rimasti feriti “solo” 4 operai nell’incendio a Marghera. No, non andrà tutto bene e non ne usciremo migliori finché, per esempio, non faremo tutti insieme come gli attivisti della città che il giorno seguente all’ennesimo disastro annunciato sono scesi in strada a protestare contro il progetto di un nuovo inceneritore, simbolo di un allarmante continuità con quel passato che ci ha condotti fin qui».