#Peru | «La presidente peruviana Dina Boluarte ha più morti sulla coscienza che giorni di governo. Non è uno slogan antagonista di chi da oltre due mesi sta nelle strade e nelle piazze peruviane a chiedere le dimissioni della presidente, la chiusura del Congreso ed elezioni anticipate, ma i tragici dati raccolti dalla Coordinadora Nacional de Derechos Humanos dall’inizio dell’estallido social peruviano: al 26 gennaio, infatti, la repressione ordinata nei palazzi del potere e messa in atto crudelmente dalle forze armate, ha generato 56 vittime (di cui 7 minorenni), 46 dei quali sono per responsabilità diretta dello Stato, e 912 persone rimaste ferite».