Catania: onore e rispettabilità
Tra il 15 e il 16 Marzo 2019, Roberto Mirabella, Salvatore Castrogiovanni e Agatino Valentino Spampinato stuprano una ragazza americana a Piazza Europa - nonostante questa abbia cercato di chiamare il 112.
L'indignazione giornalistica e dei politici locali ha portato diverse associazioni, il 29 Marzo, ad organizzare la manifestazione "Io non ci sto, Neanche con un fiore." La composizione politica di questa manifestazione era variegata: da noti amici dei neofascisti locali (come Fernando Massimo Adonia) presenti come organizzatori alla partecipazione di sindaci che hanno fatto di tutto per non avere i/le migranti nel proprio territorio, passando per le femministe del pensiero della differenza.
La ragazza stuprata è stata presentata in questa manifestazione e negli articoli dei giornali "come vittima (un essere impotente, passiva, debole e da compatire) e l’atto subito (lo stupro) come un’eccezione in un luogo (Catania) considerato civile." (1)
Essendo lo stupro, come qualsiasi forma di violenza patriarcale, la manifestazione del controllo maschile sui corpi femminili, bisogna tenere conto come il genere, il colore della pelle e la classe sociale della ragazza siano stati determinanti per far indignare e strappare le vesti a persone che mantengono e difendono tutta una serie di privilegi sociali, economici e politici.
L'onore e l'apparenza di rispettabilità sono le ancore culturali ed economiche da preservare. Anche a costo di immolarsi come dei moderni Vincenzo Ascalone! (3)
Note
(1) "Catania: stupro e ipocrisie", Gruppo Anarchico Chimera del 31 Marzo 2019. Link: https://gruppoanarchicochimera.noblogs.org/post/2019/03/31/catania-stupro-ipocrisie/
(2) "Procedimento penale n. XXXXX R.G.N.R. a carico di XXXXXXXXXX Costituzione di parte civile con incarico all'avv. Agata Barbagallo." Link: https://www.comune.catania.gov.it/EtnaInWeb/AttiWeb2020.nsf/xsp/.ibmmodres/domino/OpenAttachment/EtnaInWeb/AttiWeb2020.nsf/B5F7231BCC2F0E43C12585040030982D/%24File/DETERMINA%20MIRABELLA%20+%202.pdf?Open
(3) Vincenzo Ascalone, interpretato da Saro Urzì, è un personaggio del film "Sedotta e abbandonata" di Pietro Germi (1964). Il personaggio rappresenta il padre-padrone, difensore dell'onore e della rispettabilità della sua famiglia.