Stormy Six - Stalingrado
Fame e macerie sotto i mortai.
Come l'acciaio resiste la città.
Strade di Stalingrado di sangue siete lastricate;
ride una donna di granito su mille barricate.
Sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa:
d'ora in poi troverà Stalingrado in ogni città.
L'orchestra fa ballare gli ufficiali nei caffè,
l'inverno mette il gelo nelle ossa,
ma dentro le prigioni l'aria brucia, come se
cantasse il coro dell'armata rossa.
La radio al buio e sette operai,
sette bicchieri che brindano a Lenin.
E Stalingrado arriva nella cascina e nel fienile,
vola un berretto, un uomo ride e prepara il suo fucile.
Sulla sua strada gelata la croce uncinata lo sa:
D'ora in poi troverà Stalingrado in ogni città.
'azzo, m'è ancora andata bene ... me la sono cavata con 3 ore di coda per fare 30 km sull'Aurelia
Non so perché, ma in questi giorni mi torna in mente ...
Guarda "Antonello Venditti - "Alta Marea"" su YouTube https://youtu.be/v6VPLJY-7RE
Ma quant'è la mia speranza di vita?
No, solo per sapere se debbo considerarmi già morto o, "arrotondando" con decreto ministeriale, quanto mi viene concesso ancora di campare ...
(Così, per sapere, sempre per decreto: quanti anni di vita da pensionato, sempre che ci si arrivi - e per mia fortuna io ci sono arrivato - il ministero ha deciso che campo?)
JOBAGIE
ovvero: lavoro “forzato” contro “facce di culo”
(Gianfranco Pala)
https://zerbino.esiliati.org/#KjyrXFMrV8pdL0jVPzeDwg,Q7NgcPjzw-s6t6NsTiDB6A,JOBAGIE.pdf