"L’aspetto più interessante del fenomeno Sordi è come sia riuscito a incarnare lo “specchio degli italiani” proprio nel momento in cui gli italiani dovevano specchiarsi in qualcosa che non fosse più il fascismo. Pur non affrontando quasi mai in modo diretto temi politici nei suoi film e nelle sue dichiarazioni pubbliche (...) quello che Sordi ci mostra è come la continuità non conflittuale tra fascismo e repubblica sia riuscita a trovare uno spazio proprio nella trasformazione dei maschi fascisti in una combriccola di vitelloni, di scapoli impenitenti, di bambinoni. Vedere i film di Sordi, da questo punto di vista, è come assistere allo spettacolo della crisi del maschio italiano, o meglio arrendersi all’evidenza che la crisi del maschio italiano non si sia mai veramente aperta."
https://www.internazionale.it/opinione/christian-raimo/2020/08/08/alberto-sordi