L'inchiesta sulla morte di #ShireenAbuAkleh verrà affidata all'#IDF.
I principali sospettati indagheranno su se stessi... 1
#Palestine #ApartheidIsrael #IsraeliOccupation #SanctionsOnIsrael #HumanRights #13maggio
"La morte della giornalista #ShireenAbuAkleh richiede un'indagine vera e completa, senza insabbiamenti, che mostri al mondo cosa è realmente successo nei vicoli di #Jenin mercoledì.
Affinché la verità venga alla luce, dobbiamo garantire che investigatori indipendenti, credibili e rispettati indaghino a fondo su questo tragico avvenimento.
Questi investigatori devono essere completamente distaccati dalle forze di combattimento, date le domande sulla loro condotta a #Jenin e la possibilità che abbiano sparato ad Abu Akleh.
Ma anche in questa fase ci si chiede se le forze di difesa israeliane vogliano sinceramente che la verità venga alla luce o preferiscano prima occuparsene da sole. 2
Poco dopo la sparatoria, il capo di stato maggiore #AvivKochavi ha annunciato che l'#IDF avrebbe istituito una task force speciale “per arrivare alla verità, chiarire tutti i fatti e presentarli il prima possibile”.
Ma ha poi aggiunto che la task force sarebbe stata guidata nientemeno che dal Col. #MeniLiberty, capo dell'89a Brigata “Oz”, nota anche come Brigata Commando, di cui fa parte l'unità d'elite antiterrorismo #Duvdevan, i cui soldati potrebbero essere i responsabili della sparatoria mortale, è subordinata. Com'è possibile aspettarsi che qualcuno, siano essi israeliani, palestinesi o persone di qualsiasi altro paese, dia credito a un'indagine condotta da qualcuno che interroga i propri subordinati? 3
C'è un conflitto di interessi intrinseco: il comandante del fatto in questione è colui che determinerà se i suoi soldati hanno agito correttamente. E questo senza nemmeno menzionare il fatto che Liberty è un ufficiale dell'esercito, non un investigatore militare.
Che competenze ha in campi come la balistica forense?
Questa nomina rafforza ciò che il ministro per gli affari della diaspora #NachmanShai ha affermato giovedì, che “la credibilità di Israele non è il massimo in incidenti come questi; lo sappiamo.”
Shai ha semplicemente detto l'amara verità. 4
Non ci si può fidare dell'IDF per indagare su se stesso, in un incidente in cui è sotto una nuvola pesante. E va da sé che se i palestinesi avessero condotto un'indagine del genere, Israele avrebbe deriso i risultati definendoli come “predeterminati”.
Chiarire le circostanze della morte di Abu Akleh richiede un'indagine con un coinvolgimento internazionale completo e su larga scala. Non si deve permettere che “la battaglia della narrazione” sconfigga la battaglia per la verità.
#Israele deve a se stesso e al mondo una risposta chiara e onesta su quello che è accaduto a #Jenin: come, e perché, #ShireenAbuAkleh è stato uccisa?" 5