"Un tribunale israeliano ha accolto parzialmente giovedì una richiesta del servizio penitenziario israeliano di prorogare per 4 mesi l'isolamento di un prigioniero di sicurezza affetto da schizofrenia.
Ahmad Manasra , 20 anni, è detenuto nella prigione di #Shikma dal 2015 per il suo coinvolgimento in un'aggressione con un coltello compiuta da suo cugino contro due ebrei a Pisgat Ze'ev, a nord di Gerusalemme.
Manasra aveva un coltello durante l'attacco ma non l'ha usato.
Durante la sua prigionia, a Manasra è stata diagnosticata la schizofrenia e negli ultimi 2 anni è stato ricoverato alcune volte, l'ultima un mese fa. È stato messo in isolamento dopo aver aggredito altri prigionieri 2 volte, nel dicembre 2020 e nell'ottobre dello scorso anno. ⬇2
Il giudice del tribunale distrettuale di Be'er Sheva, Yoav Attar, ha spiegato di aver autorizzato il proseguimento dell'isolamento di Manasra perché le alternative, tra cui metterlo con un altro prigioniero presente in un elenco fornito dall'accusa, sono state ritenute inadatte.
Notando le due aggressioni di Manasra ad altri prigionieri, incluso un attacco con una lama di rasoio nel 2020, il giudice ha affermato: “Oltre a questi due gravi incidenti violenti, si è accumulato materiale confidenziale che mostra il pericolo che l'imputato rappresenta per gli altri prigionieri”. ⬇4
Tuttavia, il giudice ha stabilito che sia necessaria una più stretta supervisione giudiziaria del suo trattamento in carcere, e ha quindi limitato l'isolamento a un periodo più breve di quanto richiesto dallo Stato.
L'avvocato Shehadeh-Zoabi ha commentato: “Il prigioniero ha subito una serie di abusi, la prigione non è il posto per chi ha problemi di sanità mentale, soprattutto non l'isolamento. Il servizio carcerario ha scelto l'opzione facile”.
Il suo collega, Mansour, ha affermato che il giudice ha basato la sua sentenza su materiale riservato che “pregiudica il diritto a un processo equo e trasforma il procedimento in un'udienza kafkiana in cui non possiamo difenderci da queste affermazioni, semplicemente perché non sappiamo cosa siano”. ⬇5
Gli avvocati di Manasra, Nareman Shehadeh-Zoabi e Adi Mansour della ONG per i diritti delle minoranze arabe in Israele #AdalahCenter, e Khaled Azbarga, hanno affermato che l'isolamento di Manasra peggiora le sue condizioni e porterà a ricoveri psichiatrici più frequenti.
Hanno sostenuto che secondo le convenzioni delle Nazioni Unite per il trattamento dei prigionieri, l'isolamento per più di 15 giorni è considerato un abuso e la reclusione di una persona con problemi di sanità mentale rientra sotto questa definizione.
Gli avvocati hanno anche riferito alla corte che, secondo una valutazione psichiatrica della scorsa settimana, Manasra non rappresenta un pericolo per gli altri. ⬇3