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“#Israele Stato ebraico e democratico”.
Un giuramento di fedeltà alla supremazia ebraica.
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#ApartheidIsrael #IsraeliOccupation #Israel #5luglio #fascismo #razzismo #Palestine #Gaza #WestBank #Jerusalem #PACE #Peace #NOwar
"Il processo di trasformazione dello Stato di #Israele da una democrazia malata per il peso dell'occupazione, in un'occupazione malata sotto il peso della democrazia, sta proseguendo lungo diverse strade.
L'approvazione della legge sullo Stato nazionale, che ha posto le basi per l'etnocrazia ebraica, è stato il passo più importante compiuto finora in questa direzione.
La “riforma” legale sostituirà l'infrastruttura di governo per garantire la supremazia ebraica e l'inferiorità araba in #Israele, e porrà le basi legali per l'annessione dei territori e l'istituzione di un regime di #apartheid (un unico territorio con due sistemi legali, uno per gli ebrei e uno per gli arabi). 
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Allo stesso tempo, Israele continuerebbe a promuovere test di lealtà per i suoi cittadini per individuare la popolazione minoritaria, limitare il suo raggio d'azione, escluderla, declassare il suo status civile e danneggiare la sua rappresentanza politica.
Domenica, il Comitato Ministeriale per la Legislazione ha dato il suo assenso a una proposta di legge introdotta dal Ministro degli Esteri #EliLevy che richiederebbe ai titolari di cariche che comportano di rappresentare #Israele all'estero di dichiarare, come condizione per la loro nomina, di riconoscere #Israele come Stato ebraico e democratico.
Questo in aggiunta all'attuale dichiarazione che li impegna “a rimanere fedeli allo Stato di #Israele e alle sue leggi, e ad adempiere onestamente e fedelmente ad ogni obbligo affidatomi come dipendente dello Stato”. 3
In altre parole, la fedeltà allo Stato di Israele, come in qualsiasi altro Paese normale, non è sufficiente.
Ora sarebbe necessaria la lealtà allo Stato come definito da chi è al potere in quel momento.
La fedeltà allo Stato sarebbe soggetta all'interpretazione politica di quelli che sono stati eletti per 4 anni, ma che si considerano autorizzati a decidere la natura del Paese per sempre. 4
Non fraintendetemi: “Stato ebraico” è un termine in codice per indicare la discriminazione a favore della maggioranza ebraica, a scapito della minoranza araba.
Non importa che la parola “democratico” venga incollata alla parola “ebraico”, non oscura il chiaro obiettivo del requisito del disegno di legge: garantire l'ebraicità dei principali titolari di cariche, o almeno la volontà degli arabi che cercano di rappresentare Israele, di rispettare la supremazia ebraica del loro Paese e di ostacolare quelli che non lo fanno.
Un esempio è quello dell'ex membro della Knesset di Meretz, Ghaida Rinawie Zoabi, che il ministro degli Esteri dell'epoca, Yair #Lapid, voleva nominare console a Shanghai. 5
In un Paese democratico normale e ben funzionante, sarebbe sufficiente essere fedeli allo Stato e alle sue leggi.
Così è stato in Israele per molti anni.
Ma non è quello che vogliono i membri della coalizione razzista, nazionalista, messianica e antidemocratica che, ora al potere, sognano, e stanno lavorando per trasformare il loro sogno in realtà.
Che sia ebreo o arabo, ogni cittadino israeliano che si preoccupa dell'uguaglianza nel Paese deve opporsi a queste terribili proposte di legge e al governo di distruzione che le sta legiferando." 6