@kag_n4o Quindi un essere umano incapace di produrre gameti sarebbe solo un semplice mezzo di produzione del capitale..? La capacità di riprodursi sarebbe il discrimine? Ovvio che un essere vivente infertile non trasmette il patrimonio genetico e si estingue, ma questa condizione è comune a molti individui. "Eluana può ancora generare figli" ce la ricordiamo no? https://tg24.sky.it/cronaca/2011/02/09/eluana_engalro_anniversario_morte_vignetta_parole_berlusconi_poteva_avere_figli.html
@Neurologic detto questo anche a me pare un errore abbastanza grossolano - da parte di un esperto di fama mondiale come Mancuso - il non definirle esseri viventi. Avrei evitato e non avrebbe in alcun modo cambiato il senso del ragionamento alla base.
@Neurologic probabilmente voleva semplicemente dire che - la pianta - "non viene più trattata da essere vivente" ma da mero strumento di produzione al fine di assecondare i più infimi bisogni di un'altra specie (il potersi nutrire di frutti privi degli "scomodi" semi). io l'ho interpretato così
@Neurologic "una pianta senza semi (continuava il ragionamento) non può più propagarsi attraverso la riproduzione sessuale, ma soltanto vegetativamente, producendo piante figlie che sono cloni geneticamente identici alla pianta madre. La diversità genetica delle specie scompare, e soltanto pochi individui vengono propagati milioni di volte. Un parassita o una malattia che colpisca uno di questi individui è in grado di colpire ciascuno dei suoi cloni. Giusto per fare un esempio di questi anni, il 99% delle banane prodotte nel mondo (senza semi, ovviamente) provengono dalla cultivar Cavendish. La loro uniformità genetica fa sì che una malattia fungina di recente scoperta a cui è altamente sensibile la Cavendish di fatto minacci l'intera popolazione di banane.