La normalizzazione del nuovo Stato securitario pandemico avanza fra gli stivali dei militari, fra quei "pieni poteri" che invocava Salvini qualche tempo fa e che oggi sono dato di fatto, fra politici che apprezzano e fanno affari con dittature sanguinarie e uno Stato di polizia che si insinua fin dentro alle Procure che indagano con ferocia chi pratica la solidarietà e chiudono gli occhi sulle stragi.

"Che alcuni dei detenuti morti fossero tossicodipendenti, è un fatto certo. Ma non tutti lo erano e questo ha subito suscitato dubbi sulla loro volontà di assumere una dose massiccia di metadone, una droga che solo dopo ore ha effetto letale se presa in dosi eccessive. Per questo un avvocato che assiste i familiari di uno dei cinque morti in cella ha già chiesto al Tribunale la proroga delle indagini."

A Gls in sciopero
Dopo le provocazioni ai delegati, i cambi appalto a sorpresa, le misteriose visite della Digos agli uffici del direttore, arriviamo ai licenziamenti di operai scomodi.

"Il 30% dei detenuti entra in carcere per l'art.73 del Testo Unico (spaccio) mentre a fine anno il 35% è in carcere per una violazione del DPR 309/90. Gran parte sono pesci piccoli, pochissimi i narcotrafficanti. Questo a conferma di come «il proibizionismo sia addirittura utile ai consorzi criminali più potenti e organizzati, ripulendo il mercato dai competitor meno esperti» scrive Chianchella. Allarmante poi il dato dei «tossicodipendenti» entrati in prigione che arriva al 36,45%, in aumento costante da 4 anni. A fine anno rappresentano il 27,87%, una presenza maggiore anche rispetto al picco post applicazione della Fini-Giovanardi (27,57% del 2007). "

Airné Césaire, insegnante di liceo di Frantz Fanon, sosteneva che esistasse una strettissima relazione fra le pratiche coloniali e la loro importazione nel cuore dell’Europa e ipotizzò come il sorgere dei fascismi, affondasse le sue radici proprio in questo rapporto. Lo chiamava l'«effetto boomerang della colonizzazione» e temo che oggi, ciò, valga anche per la fornitura di armamenti ai dittatori.
Lo schifo.

Sessantamila volontari con la pettorina rigorosamente non retribuiti.
Il "modello Expo" in chiave securitaria.
Cosa mai potrebbe andare storto?
Si vede che "testare, tracciare e trattare" cosatava troppo così come assumere ispettori del lavoro, insegnanti, educatori, infermieri ecc. ecc. meglio dunque altre 60.000 guardie aggratis!

Andrà tutto bene! cit.

In pratica esattamente il contrario, per mancanza di immagini, di quanto affermato in precenza dal procuratore aggiunto.
Insomma, comunque la si guardi, questa storia e come è stata raccontata continua a far acqua da tutte le parti nonostante le riconosciute qualità da azzaccagarbugli dei pennivendoli modenesi.

Show thread

Dopo più di due mesi da quel terribile 8 marzo, nel quale morirono nel silezio e nell'indifferenza più totale 9 detenuti, si torna ad avere qualche informazione sulla strage del carcere di Sant'Anna.
Un detenuto che ha scontato la sua pena prende e va in procura a Bologna a denunciare ciò che ha visto durante la rivolta: pestaggi, detenuti fatti spogliare e pestati. Un altro ancora in carcere racconta invece racconta di essere stato bastonato a rivolta finita pur essendo estraneao ai rivoltosi. In pratica queste due persone, ai margini della società, hanno trovato il coraggio di fare ciò che tutte le istituzioni di questa moderna "democrazia" chiamata Repubblica italiana non hanno avuto il coraggio di fare: denunciare ciò che tutti si immaginano ma che nessuno osa dire.

A Modena le politiche del Pd completamente genuflesse alla lobby del cemento, del tondino e del mattone sono riuscite a fare incazzare persino i Verdi.
Dopotutto, in un momento come questo, destinare 6,5 miliardi per grandi opere inutili e anacronistiche come il Passante di Bologna, la Cispadana o la bretella Campogalliano-Sassuolo non è solo sbagliato, è proprio criminale.

«un regime molto stringente»

Davide Baruffi, Sottosegretario alla Presidenza della Giunta dell'Emilia-Romagna, 25 aprile 2020.

«abbiamo proibito l’attività fisica non perché sia la situazione più a rischio ma perché volevamo dare il senso di un regime molto stringente»

E' passato già più di un mese dall'8 marzo e della loro morte non si sa ancora nulla.

Hafedh Choukane, 36 anni;
Slim Agrebi, 40 anni;
Ali Bakili, 52 anni;
Lofti Ben Masmia, 40 anni;
Erial Ahmadi, 37 anni;
Arthur Isuzu, 32 anni morto il 10 marzo durante il trasporto a Parma da Modena, era in attesa del primo grado di giudizio; Abdellah Rouan, 34 anni, morto durante il trasporto da Modena ad Alessandria;
Ghazi Hadidi, 36 anni, morto durante il trasporto da Modena a Trento, anche lui in attesa del primo grado di giudizio; Salvatore Cuono Piscitelli, 40 anni, morto durante il trasporto ad Ascoli da Modena, sarebbe stato scarcerato in agosto.

Modena 7 aprile 1920

A cent'anni di distanza dall'eccidio sembra ancora tutto come allora...

"Anche a Modena a sparare saranno i carabinieri. Gente umiliata, nervosa, in guerra erano quelli che puntavano le baionette contro i soldati per farli andare all'assalto. Erano loro che catturavano i disertori, che li fucilavano. I carabinieri erano chiamti in tanti modi, il più gentile era aeroplani, per la forma del loro buffo cappello, si sentivano odiati. [...] Quello che il proletariato modenese cerca di ottenere nel cosiddetto "Biennio rosso" sono patti colonici più equi, ribasso dei prezzi, più lavoro, abitazioni decenti. ...

youtube.com/watch?v=F-e-LQ4Lw2

Fino a pochi anni fa (tre/quattro al massimo) esisteva un vero e proprio sottogenere narrativo-giornalistico nel quale le fdo si lamentavano a mezzo stampa del fatto che le volanti non avessero abbastanza benzina per poter uscire a controllare il territorio.

Oggi "scopriamo" che non solo questa diceria era del tutto campata in aria ma che oltre alla benzina per le volanti hanno a disposizione pure quella per l'aviazione.

Se quest'emergenza sanitaria viene gestita con metodi sempre più militari piuttosto che sanitari è perché negli ultimi anni siamo passati da uno stato sociale residuale ad uno stato penale sempre più invasivo.

osservatoriorepressione.info/d

"A quel tempo per me le cose andavano incoparabilmente meglio che in seguito; in fondo ero ancora in servizio e in casa mia, potevo ancora osservare gli avvenimenti quasi indisturbato. D'altra parte non ero ancora diventato almeno in parte insensibile, ero ancora tanto abituato a vivere in uno stato di diritto che giudicavo un profondissimo inferno quello che in seguito avrei definito al massimo un limbo."

La lista delle vittime è stata compilata dalle associazioni che si occupano di detenuti e da siti di controinformazione e controcultura (Carmilla non è proprio un'associazione di volontari che si occupa di detenuti!) mentre dalle autorità è proseguito il silenzio più totale e manca ancora l'autopsia per i quattro deceduti durante i trasferimenti.

Tutte cose che si sapevano già ma è comunque importante, di questi tempi, trovarle scritte in un trafiletto sulla Gazzetta.

Quindi a Modena ci sono aziende (la Camac di Vignola) che denunciano lavoratori e medici pur di mantenere al massimo le produzioni, mentre, solo ieri, 1.500 imprese chiedevano alla Prefettura di continuare a lavorare.

Poi c'è l'esercito che pattuglia strade e parchi semideserti perché "sei stato tu, con la tua ora d'aria" ad aggravare il contagio e non un padronato feroce e criminale!

Ormai lo riconosce anche Borrelli che la pandemia in Italia è fuori controllo.

Ma noi, invece che puntare tutto sul metodo e sull'intelligenza, continuiamo ad affidare la maggior parte delle tecniche di contenimento a sbirri e militari (due tra le categorie più sottosviluppate che ci siano). Basta raffrontare i dati dei controlli del Viminale con quelli dei tamponi eseguiti per rendersene conto (il prezzo, in termini economici immagino sia pure analogo se non immensamente inferiore, dall'11 al 22 marzo 2.000.000 controlli 96.000 denunce, il 4,5% sul totale , quanti secondo voi i tamponi?)

ilfattoquotidiano.it/2020/03/2

Tra l'11 e il 19 marzo, secondo il Viminale sono state controllate 1.427.011 persone con 61.425 denunciati. Avessimo fatto altrettanti tamponi, nel frattempo, saremmo a cavallo.
Come affrontare un'emergenza sanitaria con metodi securitari?
Notare foto in basso!

In queste ore sono state confermati casi di lavoratori positivi al CoVid19 ad , ed altre aziende in cui è presente il nostro sindacato.
In queste aziende si ammassano trecento persone a turno, gomito a gomito, che lavorano e confezionano prodotti alimentari da inviare direttamente sui banchi dei supermercati. Si segnalano sanificazioni insufficienti, protocolli di sicurezza approssimativi ed arbitrari, minacce per chi chiede maggiori tutele.
In base ai decreti del governo non è previsto alcun controllo sulle industrie, anche dopo che siano stati confermati casi positivi al tampone. Nonostante ciò i padroni non hanno alcuna intenzione di rallentare la produzione, diminuire il personale per turno ed aumentare le precauzioni.

"Nel dicembre del 1941, un giorno Paul K. tornò dal lavoro raggiante: per la strada aveva letto il bollettino di guerra. " Gli sta andando malissimo, in Africa" disse.
"Come lo ammettono?" chiesi. "Di solito parlano sempre e solo di vittorie".
" Hanno scritto: 'Le nostre truppe che combattono eroicamente'. Eroicamente suona come un necrologio, dia retta a me."
Da allora, nei bollettini, "eroicamente" è apparso più e più volte come un necrologio, ed è sempre stato vero."

Show older
Mastodon Bida.im

Un'istanza mastodon antifascista prevalentemente italofona con base a Bologna - Manifesto - Cosa non si può fare qui

An antifa mostly-italian speaking mastodon istance based in Bologna - About us - What you can't do here

Tech stuff provided by Collettivo Bida