DI INFORMAZIONI SOVRABBONDANTI, PERCEZIONI DISTORTE E CAPITALISMO FINANZIARIO
Secondo Bifo uno dei problemi che caratterizzano la contemporaneità è dato dalla sovrabbondanza di informazioni, un fenomeno in grado di inibire le facoltà di elaborazione razionale e rendere molto difficile distinguere il vero dal falso. Anche Umberto Eco si è occupato del problema e, secondo lui, scopo dei falsi è anche quello di essere riconosciuti come tali, per portare il pubblico a essere scettico verso qualsiasi fonte, cosa che impedisce a descrizioni critiche (e scientifiche) della società di affermarsi.
È curioso notare come questi meccanismi assomiglino paurosamente ad alcune tecniche che caratterizzano le negoziazioni ad alta frequenza sul mercato finanziario. -->
Scopo delle varie teorie del complotto, oltre che delle informazioni false e distorte, potrebbe essere quello di portare un pubblico vasto a diffidare di ogni teoria critica della società, di indurlo ad assimilarle alle teorie complottiste, inibendo così la loro carica conflittuale.
@J Credo che il fenomeno sia in parte frutto di un "agire ragionato", anche se non sempre: molte false informazioni, o informazioni distorte, si diffondono partendo dall'alto (politici o media ufficiali) e solo dopo divengono virali coinvolgendo il "basso".
@PuncoX
Questo è un punto di vista interessante. Anche se non ci vediamo un "agire ragionato" ma solo uno degli effetti delle teorie del complotto sul modo in cui vengono (de)legittimati certi regimi di verità.