PIAZZA FONTANA, LA "STRATEGIA DELLA TENSIONE" E L'ISTITUTO LUCE. (BONUS TRACK: QUANDO PERTINI NON STRINSE LA MANO A GUIDA)
Nelle "Notizie cinematografiche" dell'Istituto Luce, prodotte in seguito alla strage di piazza Fontana, anche dopo che i depistaggi ponessero gli inquirenti sulla falsa pista anarchica, pare si traccino già alcuni elementi caratteristici della "strategia della tensione".
Quei cinegiornali parlano immediatamente di "volontà cieca di seminare odio e terrore", di disegno "di chi vuole gettare il seme della violenza, della paura". -->
Una piccola curiosità: all'epoca dei fatti era questore di Milano Marcello Guida, che, negli anni del fascismo, aveva diretto la colonia di confino politico di Ventotene. Qualche giorno dopo la strage giunse in città Sandro Pertini, allora Presidente della Camera, e, incontrato Guida, si rifiutò di stringergli la mano. Pertini era stato rinchiuso per diversi anni a Ventotene, la colonia penale della quale Guida era direttore, e, qualche anno dopo, dichiarerà alla stampa che a dettare il suo rifiuto di stringere la mano a un fascista non fu solo il suo passato di direttore della colonia penale, ma anche il fatto che su Guida gravava l'ombra della morte di Giuseppe Pinelli. -->
Marcello Guida fu tra i principali promotori della "pista anarchica", dei depistaggi che volevano che la strage fosse attribuita agli anarchici e non ai neofascisti.
C'è un filo nero che congiunge gli anni più oscuri della storia della Repubblica, un filo che, se viene seguito, porta fino ai nostri giorni e ci aiuterebbe a spiegare non pochi fenomeni che caratterizzano il nostro presente.