"Oggigiorno il 30-40% dei contratti di lavoro cosiddetti «stabili», specialmente nelle piccole imprese, non dura più di un anno. Vale a dire che in assenza di specifiche protezioni, nel sistema di produzione capitalistico il lavoro è strutturalmente esposto al rischio della precarietà e della disoccupazione. [...]
In assenza di un’azione politica volta a modificare gli assetti produttivi propri del capitalismo, la condizione della precarietà è destinata a riemergere quale condizione normale del lavoro salariato."
Una recensione di Manfredi Alberti a "Precari e precarie: una storia dell’Italia repubblicana" (Carocci) di Eloisa Betti.
https://ilmanifesto.it/levoluzione-dello-sfruttamento-dal-dopoguerra-a-oggi/