Tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944 a Monte Sole, vicino Bologna, furono uccisi dai nazisti tedeschi e dai fascisti italiani, loro alleati, 775 civili: 217 bambini, 57 adolescenti, 369 adulti e 132 anziani. La metà erano donne. La vittima più giovane fu Walter Cardi, neonato di soli quattordici giorni.
Salvatore Quasimodo, nell'epigrafe posta sul luogo, scrisse:
"Questa è memoria di sangue
di fuoco, di martirio,
del più vile sterminio di popolo
voluto dai nazisti di von Kesselring
e dai loro soldati di ventura
dell’ultima servitù di Salò
per ritorcere azioni di guerra partigiana."
Queste, invece, le parole con le quali il Resto del Carlino dell'11 ottobre 1944 negò la strage.