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Cento anni fa nasceva a Livorno il Partito Comunista d'Italia. Tra i suoi obiettivi: diluire il potere, affidandolo ai consigli, e l'estinzione dello Stato.

"La forma di rappresentanza politica nello Stato proletario è il sistema dei Consigli dei lavoratori"

"Per effetto di questa trasformazione economica e delle conseguenti trasformazioni di tutte le attività della vita sociale eliminandosi la divisione della società in classi, andrà anche eliminandosi la necessità dello Stato politico, il cui ingranaggio si ridurrà progressivamente a quello della razionale amministrazione delle attività umane."

[Punti 7 e 10 del Programma del Partito Comunista d'Italia]

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@Thunderbird @PuncoX Punti messi più per bellezza e opportunismo politico che per reale intenzione.

@PuncoX
E dopo 100 anni di palese fallimento ancora qualcuno ci crede.
E non parlo del programma ma proprio della fattualità

@lordmax Molti più di quanti tu possa immaginare. Non è un caso se tu stai su di un'istanza commerciale e altri ne creano di autogestite.

@PuncoX
mastodon.uno non è una istanza commerciale.
Non ne creo di autogestite perché non ne ho le competenze.
Ma non era questo il punto della mia risposta ovviamente.

@lordmax È anche quello il punto: se non pensi che il capitalismo possa essere superato, assieme a tutte le strutture che ne garantiscono l'esistenza, non partecipi a esperimenti di autogestione. Questione di punti di vista.

@PuncoX
non era quello il punto.
Il capitalismo può essere superato e lo sarà.
Il punto era: La fattualità dell'ideologia comunista è fallimentare. Non può essere realizzata nel concreto e la storia lo ha dimostrato più volte.
Lo stesso vale per la mia amata anarchia che è una utopia meravigliosa ma non è attuabile se non in situazioni ridotte e specifiche.
Al momento tutti quelli che mi parlano di superare il capitalismo non hanno una soluzione fattibile nel concreto.
Tutto lì

@lordmax Non credo affatto che sia fallimentare, come non chredo che l'anarchismo sia un'utopia. Penso siano strumenti molto concreti per analizzare la società e per distribuire equamente le risorse. Sulla fattibilità ci stanno lavorando, nel nostro mondo, in Rojava e in Chiapas. E, nonostante la propaganda, che un po' ti ha influenzato, anche l'esperienza sovietica , o quella cubana, offrono spunti interessanti.

@PuncoX
Francamente non è la propaganda ad avermi influenzato... propaganda che manco conosco.
Le esperienze di cui parli offrono eccellenti spunti di riflessione e proprio da quelli parto per affermare che non sono applicabili.
L'esperienza anarchica funziona solo su comunità molto piccole e solo per 2 max 3 generazioni poi è destinata a implodere. È implicito nella sua stessa natura.
L'esperienza comunista invece non è applicabile a piccole comunità ovviamente, non è nella sua natura

@lordmax È un po' più complicato di così, e c'è una letteratura vastissima... Sulle nature implicite avrei molti dubbi...

@PuncoX
Come si suol dire: minc... sì che è più complicato di così
😃

Ci si dovrebbe trovare davanti a un tavolo di birre per approfondire.

io da scrittore adoro portare le ideologie alle estreme conseguenze, è sempre un esercizio molto divertente e utile.
E purtroppo quello che vedo è che siamo ancora lontani dal poter creare una società equa realmente... magari con qualche contraddizione, ci possono pure stare, ma equa.

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