Manolo Luppichini, Chiara Cruciati e Zerocalcare sono nel Sinjar, nord-ovest dell'Iraq.
In questa terra, popolata soprattutto da ezidi, l'Isis ammazzò oltre cinquemila persone e vendette centinaia di donne come schiave sessuali. A difendere quei popoli intervennero le milizie kurde del Pkk. Oggi da quelle parti è in corso un esperimento di confederalismo democratico, minacciato dalla Turchia.
Ieri sera, a Tg3 mondo, Zerocalcare ha cominciato a raccontare quanto sta avvenendo, parlando sulle immagini girate da Manolo Luppichini. Se ve lo siete perso, guardatelo. Ne vale la pena. -->
"Arrivare a Sinjar, allora, significa varcare una vera e propria frontiera. Non solo fra territori, culture e comunità diverse, ma anche fra diversi “modelli” di sviluppo politico e convivenza sociale."
Bello anche il reportage di DINAMOpress, che fa parte della delegazione.
«Ci sono i consigli di quartiere che ci riportano le problematiche dopo aver ascoltato cittadini e cittadine», spiegano i membri dell’Assemblea del Popolo. «Noi ci occupiamo di raccoglierle e trasmetterle al Consiglio Autonomo, che dovrà poi trovare delle soluzioni pratiche. Decidiamo tutto con questo metodo: anche le unità di autodifesa rispondono all’assemblea popolare. Se c’è la minaccia di un attacco, discutiamo insieme che tipo di strategia adottare per resistere».
https://www.dinamopress.it/news/verso-sinjar-2-macchie-di-verde/