𝐀𝐥𝐭-𝐫𝐢𝐠𝐡𝐭. 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢 𝐬𝐮𝐩𝐫𝐞𝐦𝐚𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐫𝐞𝐥𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐟𝐨𝐠𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐭𝐞

𝐵𝑟𝑒𝑣𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑢𝑛 “𝑐𝑎𝑟𝑜𝑡𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜” 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑟𝑐ℎ𝑖𝑣𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝐸𝑐𝑛

Usenet è una rete di server risalente al 1980. Nasce come strumento pubblico per scambiare informazioni e messaggi. Attorno a essa cominciano a formarsi comunità virtuali. Le informazioni postate su quella rete erano raccolte in gruppi di discussione tematici, i quali, a loro volta, erano suddivisi in thread. 1/4

Erano gli utenti a decidere, votando su proposta di altri utenti, quali gruppi di discussione dovessero essere presenti nella rete. Questa regola non valeva, però, per i gruppi di tipo “alt”. Non tutti i fornitori di collegamenti a internet permettevano la creazione di questo tipo di gruppi, ma, ove era possibile, divenivano una zona franca: chiunque poteva creare un gruppo a suo piacimento, senza che gli altri utenti si esprimessero.

Oggi, “restaurando” e facendo carotaggi nell’archivio di Ecn, quando era ancora una bbs (uno dei regali più belli che mi hanno fatto negli ultimi anni), mi sono imbattuto in questo file (lo riporto come immagini). Si chiama CYBFASC.NO, e fu immesso in rete alle 19:46 di giovedì 14 marzo 1996. 2/4

È un appello, a chi fosse presente su Usenet, a votare contro la creazione del gruppo "rec.music.white-power", un luogo virtuale, proposto dall’estrema destra americana suprematista, nel quale parlare di gruppi musicali che si ispiravano al fascismo e al nazismo.

Sempre in quel file scopro che i fascisti americani, ai quali veniva impedito di formare propri gruppi di discussione, formavano le proprie comunità virtuali nei gruppi di tipo “alt”, le zone franche di cui si parlava prima. 3/4

Mi è venuto da chiedermi, visto che questa realtà, e i suoi messaggi razzisti, classisti e sessisti, sono giunti, anche in tempi recenti, alla ribalta del mainstream dai meandri della rete dove erano relegati: non può essere questa l’origine dell’espressione “alt-right”, e non, come comunemente si crede, l’abbreviazione di “alternative right”?

Magari è solo una suggestione, però, come spesso accade, potrebbe anche essere che questi, pur mantenendo una vecchia denominazione, l’hanno risemantizzata, per renderla più onorevole. Per cancellare, ora che hanno contribuito a eleggere un presidente, i giorni nei quali erano relegati nelle fogne della rete. Toccherà indagare. 4/4

@PuncoX Bella ipotesi! Secondo Wikipedia il termine nasce da una webzine nata nel 2010 chiamata Alternative Right e successivamente il termine sarebbe stato usato dagli utenti di /pol/ ma abbreviato appunto in alt-right. Nulla toglie però che su /pol/ riecheggiassero ancora echi di Usenet, ch nel 2010 era ormai una tecnologia fossile.
Tuttavia si tratta pur sempre si un termine estremamente generico che "era nell'aria" così come è comune la prassi delle abbreviazioni. Probabilmente non esiste una paternità univoca ma l'eco degli indirizzi Usenet non va escluso dalle possibili fonti d'ispirazione

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