Negli anni Novanta, su di un muro del Leoncavallo di Milano, c'era scritto: "Per conquistare il futuro bisogna prima sognarlo."

Questa capacità l'abbiamo persa negli ultimi decenni, e, i mondi futuri che riusciamo a immaginare, sono tetri e distopici.

Forse, più che avere paura delle nuove tecnologie, la cui applicazione in una società capitalistica potrebbe renderci tuttə ebeti e schiavə, dovremmo cominciare a immaginare un loro controutilizzo sociale, che ci permetterebbe di sognare un futuro libero e più felice. Del resto è quello che suggeriva Primo Moroni.

La foto del Leonkavallo fu postata su Ecn alle 20.43 di sabato 4 novembre 1995.

Oggi parlano di incarcerare i minori, ma la svolta repressiva, e il peggioramento delle condizioni carcerarie, vengono da lontano.

Questo un comunicato postato su Ecn alle 21:13 di sabato 4 gennaio 1992.

Sostenendo "I loro incubi sono i nostri sogni", finanzi anche il restauro e la messa online dell'intero archivio di Ecn 👇👇

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Regaz, per chi si trovasse a Roma tra il 30 novembre e l'1 dicembre, sarò relatore a 'sto convegno organizzato da La Sapienza.

Parlo di Pantera, movimento dell'85, hacktivismo e mediattivismo.

GIOSTRAI DEL POSTFORDISMO

Pochi ricordano che, tra la fine degli anni '80 e i primi '90, circa il 70% delle attrazioni di Eurodisney, allora in costruzione, furono realizzate da un'azienda vicentina. Nello stesso periodo, la medesima azienda, quella di Antonio Zamperla, aveva ottenuto anche importanti commesse a Singapore e Hong Kong.

«I giostrai italiani conquistano Parigi» titolò il 18 aprile del 1992 Il Solo 24 Ore.

È un momento decisivo per l'economia italiana: mentre le piccole e medie imprese, altamente specializzate, tendono a imporsi a livello globale, la grande industria tentenna e perde posizioni. Vendiamo giostre, o componentistica, per esempio, ma auto ed elettrodomestici italiani, che avevano trainato la crescita durante il boom, sono sempre meno richiesti globalmente. 1/2

Mai stanca! - è una delle gosth track del webdoc che realizzerò. Le stragi di stato e la strategia della tensione nelle analisi circolate sulle reti telematiche dei movimenti sociali italiani. Con dibattiti inediti sulla strage di Bologna.

Per sostenere il progetto 👇👇

produzionidalbasso.com/project

Tra qualche giorno farò partire una raccolta fondi online per finanziare un progetto al quale sto lavorando da diverso tempo. Racconterò in una serie di podcast, un webdoc a puntate e un romanzo gli anni '80 e '90 visti attraverso lo sguardo di hacktivist* e mediattivist* italian*.

In questo post, con la stessa struttura dei webdoc che realizzerò (ma non la stessa impaginazione) trovate la descrizione del progetto, anche dal punto di vista teorico:

nulloproject.noblogs.org/post/

Se leggete e mi fate sapere cosa ne pensate, ne sarei molto felice. Se decidete di sostenere il progetto e di farlo girare, ancora di più!

Stasera, in Archivio Via Avesella , Via Avesella 5/A - Bologna.

Per confrontarsi con le nuove tecnologie oltre lo sguardo di apocalittici e integrati. Hackeraggio sociale!

Il 21 aprile, all'Archivio dei movimenti di Via Avesella 5/A di Bologna, facciamo 'sta roba qua.

Si parlerà di reti telematiche antagoniste, hacktivismo e mediattivismo. Per un approccio non distopico alle nuove tecnologie. Per un loro hackeraggio e utilizzo sociale.

Per condividere saperi senza fondare poteri!

Venticinque anni fa moriva Primo Moroni.

Uno dei crucci che ho, è di non averlo mai incontrato. Me ne hanno parlato moltə compagnə quando ero a Milano, e @caparossa ne parlava assai ai tempi dell'occupazione del Grottino.

Un po' di tempo fa, ho ritrovato, grazie alle robe condivise da Gomma, questa sua vecchia riflessione sulle nuove tecnologie. La fece intervistato da Mixer il 17 luglio 1991, in un servizio dedicato al cyberpunk.

Penso che sia parecchio attuale, e che trasmetta un modo di porsi nei confronti dell'evoluzione tecnologica che dovremmo rifare nostro. Inutili gli incubi di distopie, molto più utile immaginare un controutilizzo, e un utilizzo sociale, delle tecnologie a disposizione. 1/2

Qualsiasi cosa accada, riusciremo sempre a guardare i gabbiani volare. Grazie di tutto!!!

Poi non se ne fece niente. E quel Festival, tra l'altro seguitissimo, passerà alla storia per gli uomini soli cantati dai Pooh e per la disperazione di Marco Masini. Proprio nel momento in cui, al contrario, un'intera generazione cercava di uscire collettivamente dalla solitudine e dalla disperazione degli anni Ottanta.

Forse, ritornare a quegli anni, può aiutare pure a rispondere alla domanda che ponevo all'inizio. Piccolo inciso: le tematiche ambientali, edulcorate o meno, sono state completamente espunte dal Festival 2023. Mo', godetevi la finale. :-D 4/4

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QUEL "SENSIBILONE" DI PABLO ECHAURREN

Tantə, qua a Bologna, stanno in fissa con la mostra di Pablo Echaurren al Mambo. Certo bravo artista. Però, di frequente, si dimentica che Echaurren, tra le altre cose, è amico di quella persona "sensibile" che porta il nome di Giusva Fioravanti, e che, chiacchierando con lui, ha detto 'ste cose qua nelle immagini. Perché, e lo dice lui stesso, la realtà è che odia il periodo per il quale viene glorificato, e che ha assunto determinate posizioni politiche solo per fare carriera. 1/2

La strategia della destra pare abbastanza chiara: sperare che Cospito muoia, fare in modo che la tensione si alzi (magari con qualche aiutino, o aiutone), trovare la scusa per una stretta repressiva e una svolta autoritaria nella quale è compreso pure il presidenzialismo.

È un momento delicato, nel quale l'attenzione dovrebbe essere alta, non solo da parte dei rivoluzionari, ma pure nelle coscienze di quelli che una volta si definivano "sinceri democratici". È necessario impedire che, ancora una volta, fermino il tempo.

Trent'anni dopo quell'intervista, i Kina riempono ancora l'immaginario di diverse generazioni di ribelli, nonostante gli anni fuggano via, e il punk hc non sembra affatto morto, ma tende a uscire dai ghetti e farsi nuovamente colonna sonora dei movimenti sociali.

Nelle immagini: l'intervista ai Kina realizzata da Radio Sherwood nel 1993 e il comunicato con cui il Centro sociale "Vico Carducci" di Taranto (che poi avrebbe preso il nome di "Città Vekkia"), assieme al Cordinamento nazionale antinucleare antiperialista, annuncia il concerto dei Kina per lanciare il Campeggio di lotta antimilitarista che avrebbe caratterizzato l'estate tarantina nel 1991. Furono postate su Ecn alle 16:20 di venerdìl 26 marzo 1993 e alle 19:21 di sabato 8 giugno 1991. 2/2

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I KINA SU ECN

Tra il 1989 e il 1996, i Kina - storica band punk hc aostana - sono citati su Ecn, la rete telematica che connetteva l'antagonismo italiana, 22 volte in 13 file.

La parola hardcore, riferita al genere musicale, invece, compare 14 volte, sempre in 13 file. Meno degli ex Frontiera (formazione da cui nacquero i Kina).

Sono gli anni in cui l'hip hop, cantato in italiano, andava affiancandosi al punk e all'hc come colonna sonora dei movimenti sociali. Le nuove sonorità campionate tendono ad occupare più spazio, anche nei dibattiti. E non è un caso se nell'intervista ai Kina realizzata nel 1993 da Radio Sherwood si parli anche delle Posse e delle contraddizioni che cominciano a caratterizzare quella scena. 1/2

21 gennaio 1921

Centodue anni fa nasceva il Partito comunista d'Italia.

Comunque, i padri pellegrini descritti come fanatici religiosi, zeloti responsabili di un genocidio di massa, è una della cose più belle di Mercoledì Addams 😃

Ieri, prima di partire, ho fotografato il Mar Piccolo e i pali delle cozze.

See you, Poison city!

Piccole curiosità: Milano batte Roma, Taranto è la città del Sud più citata dopo Napoli.

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