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Punco X boosted

@AkaCisco Già, poi magari hanno finito i manifesti e lì vicino c'era una sede di Rifonda... Però, anche qui, come mai gli hanno dato un manifesto del 2001? 😄

Pensa tu, la strategia della tensione la finanziavano gli Usa. E chi lo avrebbe mai detto?

"Il pool di pm (coordinato dal procuratore generale Ignazio De Francisci e composto dall’avvocato generale Alberto Candi e dai sostituti Nicola Porro e Umberto Palma) ha scandagliato conti cifrati svizzeri e i movimenti bancari riconducibili al capo della P2 Licio Gelli (già deceduto). In questo contesto sarebbero venuti fuori i flussi di denaro che dagli Usa arrivavano al “venerabile” e da questi ad esponenti di vertice dell’eversione nera collegati ai Nar."

bologna.repubblica.it/cronaca/

@AkaCisco Può essere...

Però potrebbe anche essere che abbiano voluto giocare col pubblico inserendo palesi anacronismi. Magari ce ne sono anche altri...

ANACRONISMI GENIALI

Che ci fa un manifesto di Rifondazione Comunista nella Napoli degli anni '60? Possibile che gli autori de "L'amica geniale" abbiano commesso un errore tanto grossolano?

A guardar bene, non sembra essere una svista. In altre sequenze compare il manifesto utilizzato dal Pci in quegli anni. Allora: a cosa è dovuta questa scelta palesemente anacronistica? Perché inserire un elemento così fuori contesto?

@Ichnos Vabbe', non tutt* comunichiamo alla stessa maniera. Qui ci conosciamo poco e stiamo ancora prendendo le misure...

Credo abbia ragione @OigRoig quando dice che dobbiamo tendere a essere una comunità solidale.

@aaronwinstonsmith

Non solo dalla repressione, ma anche da un contrattacco culturale delle classi dominanti al quale quella generazione ha opposto poca resistenza.

Se parli con i/le compagn* di quella generazione sentirai molti dirti che hanno vissuto l'arrivo degli anni '90, e i movimenti che li hanno caratterizzati, come una liberazione.

Poi, ovvio, anche negli '80 ci sono stati conflitti: la lotta al nucleare, i campi antimperialisti/antimilitarsti, l'85 studentesco. Ma l'intensità era abbastanza bassa...

@kep @Monta@mastodon.social

@Ichnos

Ma 'ndo vai, 'sta casa aspetta a te! 😄

invidio.us/watch?v=slUvEe_IJvA

[Comunque, fuor di polemica: si capiva che il post era critico...]

@aaronwinstonsmith

Stai un po' sovrapponendo le generazioni... i 50enni di oggi sono nati tra il 1961 e il 1970, la repressione del '79, nel migliore dei casi, l'hanno vista di striscio. Poi alcuni militavano, non nego questo (Valerio Verbano, per esempio, era del '61). Però quella è la generazione del riflusso, della chiusura intimista (nel migliore dei casi), dell'edonismo e della Milano da bere.

Non li colpevolizzo per essere stati giovani in quegli anni, ma per l'aver introiettato acriticamente la cultura (sotto tutti i suoi aspetti) di quegli anni. I danni li stiamo pagando ancora adesso...

@kep @Monta@mastodon.social

@Monta@mastodon.social

Vabbe', tu sempre drastico, diocan! 😄

@kep @aaronwinstonsmith

@kep

Anche l'eroina, che era merda da non rimpiangere, era segno del declino, di una generazione che non lottava più e si era rinchiusa in sé stessa...

@Monta@mastodon.social @aaronwinstonsmith

@kep

Però, a dire il vero, negli anni '80 i centri sociali erano pochi e un po' riserve indiane, non di rado quello che restava dei circoli del proletariato giovanile di settantasettina memoria.

Le cose cominciarono a cambiare dopo lo sgombero del Leo a Milano nell'89, ma il vero boom di occupazioni si ebbe, in tutta Italia, dopo la Pantera (dicembre 1989 - primi mesi del 1990).

Certo, gli '80 erano gli anni del punk, ma, anche qui, molti gruppi uscirono dal ghetto nei primi '90. Per dire, pochi ricordano Neffa batterista dei Negazione...

Poi ci furono contesti locali, come Milano e, in parte, Bologna e Roma, dove il punk (o l'oi!) non erano marginali, ma sono eccezioni.

Non criminalizzo una generazione, molti, anche negli '80 erano bella gente. Però un po' la vedo come @Monta@mastodon.social

@aaronwinstonsmith

Qual è l'uso politico che è stato fatto del "giorno del ricordo", quale la produzione mediatica che lo ha caratterizzato?

A queste domande cercavo di rispondere qui, tentando di ricostruire il contesto nel quale si diffondo informazioni false o distorte che riguardano il fascismo e il neofascismo.

academia.edu/41614648/Michele_

Oggi è quel giorno in cui le fantasie vittimistiche di fascisti e neofascisti diventano storia, e nel quale vengono insigniti delle onorificenze del governo italiano criminali di guerra che si sono macchiati di delitti orrendi.

Nicoletta Bourbaki mette in fila mistificazioni, informazioni distorte e bufale, proponendo un antidoto ai veleni che circolano in questi giorni.

medium.com/@nicolettabourbaki/

@diorama

In effetti mi sono espresso male: non è più tra le priorità così com'era stata pensata durante il primo governo Conte (quello con Salvini). Il Veneto, per esempio, è fortemente critico con la proposta di Boccia.

Bonaccini ne ha parlato tanto in campagna elettorale, però l'autonomia differenziata in salsa emiliano-romagnola, seppur deprecabile, è in parte diversa da quanto proponevano i presidenti di regione leghisti. Ma, anche se fosse stata approvata la proposta originaria, le tasse pagate al Sud su di una bottiglia di vino prodotta in Veneto, non sarebbero finite in Veneto...

@Lesamaesta

@diorama

Vero, ma, a quanto pare, l'autonomia differenziata non è più tra le priorità.

Da meridionale, il rischio che vedo in operazioni del genere, e, in generale, nella pubblicistica di gente come Aprile, è quello di provare a creare un'identità meridionale che in parte ricalca il leghismo e in parte si rifà alla tradizione reazionaria di alcuni settori della società del Sud. Tutto si riduce a una nostalgia per i Borbone e alla condanna di chi lottò contro di loro, cancellando secoli di rivolte e tutta la tradizione socialista e anarchica del Sud Italia.

@Ichnos @Filippo

@Ichnos È un po' 'na cazzata, però. Le tasse finiscono nella fiscalità generale, che le ripartisce in base alle leggi vigenti, le quali, non prevedono alcunché di quanto detto nella locandina.

'Ste robe sarebbe meglio lasciarle a quel protofascista di Pino Aprile, che, dopo un passato da direttore di una rivista scandalistica, sta cercando di riaccreditarsi come storico dilettante. E, al par di molti storici dilettanti, come Vespa e Montanelli, dice un sacco di cazzate non suffragate da alcuna fonte.

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