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: in centinaia davanti la base Nato per dire no alla guerra

e le pulsioni autoritarie che caratterizzarono quegli anni continuano a percorrere la nostra società. E, forse, solo comprendere come sia mutata la classe lavoratrice, solo una rinnovata coscienza di classe potrebbero esserne antidoto.

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Ma, senza l'autunno caldo, senza il Sessantotto, non si comprende perché settori della politica, militari e imprenditoriali, volessero una svolta autoritaria.

Con ogni probabilità quei settori erano spaventati dalla lotta di classe che si era innescata in quegli anni, dalle conquiste che stava ottenendo e dal suo mettere radicalmente in discussione il modo di produzione capitalistico e l'organizzazione sociale che ne derivava.

Erano lotte avanzatissime, non di rado anche rispetto all'attualità.

Continuare a celare le questioni di classe forse sarà utile per consolidare il capitalismo nella sua versione neoliberista, ma non aiuterà a inquadrare storicamente i fenomeni, a esplicarli. Non servirà a intraprendere una strada che ci conduce a lottare per un mondo migliore. Perché la lotta di classe è attuale ancora oggi -->

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Nel 2019, cinquantesimo della strage di piazza Fontana, di quell'eccidio si è parlato molto. Poco invece si è detto sull'autunno di lotte operaie che lo precedette.

Eppure, probabilmente, è difficile spiegare le ragioni che condussero alla strage senza far riferimento al "biennio rosso" che la precorse, alla paura che innescò nei settori più reazionari della società italiana.

Certo, come scrive Christian Raimo su Internazionale, «i neofascisti di Ordine Nuovo [...] hanno ideato e sviluppato un programma terroristico per la destabilizzazione della democrazia italiana in senso autoritario, e lo hanno fatto per almeno un lunghissimo decennio in simbiosi con una rete di neofascismo internazionale e un apparato statale coinvolto ben oltre la dicitura “servizi segreti deviati”.» -->

internazionale.it/opinione/chr

Un conglomerato disarmante di luoghi comuni, lavorismo spiccio e cazzate:

"Infine, oltre che pratica, credo che la questione sia anche filosofica. Cosa significa, l’obbiettivo di lavorare un giorno in meno? Che il sogno nostro più recondito è quello di non lavorare, di stare a casa? Io ho sempre pensato che il vero obiettivo fosse quello di aspirare a un lavoro che ci piaccia, non quello di non lavorare affatto. Che fosse giusto combattere per uno stipendio migliore e adeguato, non per il reddito di cittadinanza e tutti a casa."

archive.is/aWW2Z

9 gennaio 1950. Settant'anni fa, l'eccidio di Modena: sei operai uccisi dal fuoco della polizia mentre, assieme a molti altri, manifestavano contro i licenziamenti alle Fonderie riunite.

In Italia, tra la fine del 1949 e l'inizio del 1950, furono uccisi dalle forze dell'ordine, guidate dal ministro dell'interno Scelba, 14 lavoratori.

Anche oggi Modena è al centro delle lotte di lavoratrici e lavoratori: tra il 2018 e il 2019 è stata teatro di dure vertenze, nella logistica e nel settore alimentare. Anche in questo caso, non di rado, i picchetti operai sono stati brutalmente caricati dalle forze di polizia. Chissà se oggi, durante le celebrazioni, qualcuno si ricorderà anche di loro...

Nicoletta Dosio manda le prime notizie attraverso i suoi avvocati.

Tutt@ liber*!!!

[via notav.info]

“Viva la rivoluzione, morte ai signori, noi si farà la festa!”

Grazie @vukbuk Xm 24 non viaggia solo nello spazio, ma anche nel tempo.

Un viaggio nella città neoliberale, nei suoi dispositivi, nelle sue strutture; le caratteristiche del capitalismo contemporaneo; la storia della caserma Sani dal Medioevo ai giorni nostri, in un post arricchito anche da alcune foto di @Lapopal.

"In questo nuovo millennio [...] la chiesa cede il passo al capitalismo fattosi religione, diventato culto senza tregua e senza pietà che determina ogni ambito della nostra vita e della città. [...]

Altra caratteristica del capitalismo di questo inizio di ventunesimo secolo è il suo pieno controllo sullo stato; uno stato che – nella sua versione neoliberale e securitaria – fa della vita cittadina una vita da caserma."

wumingfoundation.com/giap/2020

Fiaccolata : Bussoleno è un fiume in piena.

Nicoletta libera, liber@ tutt*!!!

"Se chiudo gli occhi ritorno bambino, e sento il peso di ogni tua parola: quel tuo racconto gonfiava i tuoi occhi, mentre ascoltavo col groppo alla gola.

Sulla collina il tuo sogno è caduto, ma nel mio cuore ha trovato dimora, e torna il vento a soffiare sul drappo che porto al braccio: lo sventolo ancora!"

[Questi ultimi versi sono tratti da" Sulla collina" dei Bull Brigade, dedicata al nonno di uno di loro. Il contesto è diverso, ma queste parole ci stanno tutte!

invidio.us/watch?v=qB3fe-pws9I ]

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Montemesola (Ta), giorni attorno all'otto settembre del 1943.

Una delle prime, forse la prima, delle sezioni comuniste ad aprire in Italia dopo il Ventennio fascista. Alle spalle dell'uomo appoggiato allo stipite della porta si nota una falce e martello disegnata sul muro.

Leggenda vuole che quei compagni fossero salvati dalla furia dei nazifascisti in ritirata dal Sud da un vigile urbano, che assicurò loro che in paese era tutto tranquillo.

L'anno nuovo si apre con una speranza di resistenza, e il pensiero va a chi ebbe il coraggio di difendere in clandestinità le proprie idee durante il fascismo. Tra questi mio nonno, immortalato nella foto.

Buon anno a tutt@!!!

Punco X boosted

La macchina che dovrebbe portare in carcere Nicoletta è ancora bloccata dai cittadini solidali di Bussoleno. Tav Libar@ tutt*!!!

Stanno arrestando Nicoletta Dosio, storica attivista No Tav, ultrasettantenne. In questo momento la macchina che dovrebbe portarla in carcere è bloccata dai solidali.

Chi specula e devasta i territori, libero di agire. Chi cerca di contrastarli in carcere.

Nicoletta libera, liber@ tutt*!!!

Punco X boosted

@enverdemichelis era in platea ad applaudire! 😄

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Un Bettino Craxi d'annata mette in guardia dal pericolo neofascista, definendo la "Destra nazionale" il movimento dei «nazionalisti che hanno servito l'oppressore nazista». E, sorpresa, afferma che i fascisti non si sconfiggono rincorrendoli sul loro stesso terreno.

L'intento pare essere quello di drenare voti antifascisti verso il Psi, scongiurando così l'estromissione del partito dal governo, come vorrebbero le correnti di destra della Dc. La retorica ricorda molto quella che attualmente caratterizza il Pd in periodo elettorale. Anche se Craxi sembra, in quel periodo, molto più spostato a sinistra rispetto agli attuali democratici.

[Da una tribuna elettorale del 13/3/1972. Nelle elezioni che si tennero nel maggio di quell'anno il Psi ottenne il 9,61%, l'Msi l'8,67%, uno dei suoi risultati migliori]

peertube.uno/videos/watch/7101

Spizzandomi il blog di @diorama ho scoperto 'sto giochino che lui ha tradotto:

colestia.itch.io/postcapitalis

Sono ore che ci gioco. E niente, il capitalismo è irriformabile! 😄

Chiudo il 2019 lanciando online un nuovo blog. Uno dei buoni propositi per il nuovo anno è di aggiornarlo abbastanza regolarmente. Sperando, come auspicato da @Wu_Ming_Foundt e @El_Pinta, che rinasca una nuova blogosfera.

Il primo post è un vecchio racconto dedicato al mio paese, che nel 2020 compirà 700 anni, e alla sua storia fatta anche di ribellioni e lotte.

Un'antica città messapica di cui si sono perse le tracce, oscuri traffici di rifiuti all'ombra dell'Ilva, un'antica leggenda che torna a far paura: Salepìa, un racconto ambientato nel profondo Sud.

Buona lettura

fulmicotone.home.blog/2019/12/

Quelle immagini mi rimasero impresse per giorni, e, anche se ne avevo sentito parlare prima, fu 35 anni fa, verso quest'ora, che realizzai per la prima volta di odiare i fascisti.

23 dicembre 1984, le 20 circa, strage del rapido 904: la prima volta che ho odiato i fascisti.

"Federica dagli occhi di mare, su quella montagna t'han fatto fermare.

Hanno rotto le ali al gabbiano, e tu non hai visto la neve a Milano."

[Virgolettato tratto da Notturno 2, un racconto di @Wu_Ming_Foundt 2 nel quale si parla anche della strage del rapido 904. È possibile ascoltarlo qui:

wumingfoundation.com/giap/2010 ]

[Anni dopo venne alla luce che dietro la strage, oltre a fascisti e servizi segreti, c'era anche la mano della mafia. Ma ero già adolescente, la mafia già la odiavo.]

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