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"L’eredità più dannosa di Pansa (e dei suoi emuli e ispiratori) – a mio avviso più colposa che colpevole – è dunque forse il giudizio negativamente definitivo su chi si oppone, su chi si ribella, su chi aspira a cambiare radicalmente la società in cui vive, accomunato in quanto presunto autore di atti parimenti violenti di quelli compiuti da chi lo sfrutta, da chi lo opprime, da chi lo massacra, da chi ne occupa il territorio. La vera vittima – non solo di Pansa, chiaramente, ma del contesto culturale in cui il revisionismo ha spadroneggiato – è dunque la legittimità del conflitto. Ed è forse su questo, più che sui singoli errori e sulle singole omissioni dell’opera pansiana, che ormai – con Pansa finalmente morto – si dovrebbe riflettere per invertire la rotta."

Ilenia Rossini su DINAMOpress

dinamopress.it/news/leredita-p

Sapevi che molti italiani attribuiscono la strage di piazza Fontana alle Brigate rosse? E che nel 2000 il consiglio regionale del Lazio deliberò contro i manuali di storia che, a suo dire, non parlavano del "sangue dei vinti"?

In questo lavoro cerco di descrivere il contesto nel quale si sono radicate informazioni distorte che riguardano la storia, tra produzioni mediatiche e dichiarazioni di politici.

Il pansismo, oltre Pansa.

Buona lettura

academia.edu/41614648/Michele_

Cosa sono le negoziazioni ad alta frequenza? Come funzionano gli algoritmi che le regolano? Perché potrebbero condurre a nuovi crolli finanziari? Sono indice dell'insostenibilità del capitalismo?

Questo e tanto altro qui ⬇️⬇️⬇️

fulmicotone.home.blog/2020/01/

Punco X boosted

È morto ma purtroppo il pansismo è ancora vivo. Sono tre le cose utili che si posson fare per non farsi ammorbare:

1) Ricordare che il ''ciclo dei vinti'' di Pansa è composto di opere di fiction spacciati per saggi storici.
2) Leggere e far conoscere studi e analisi che mettono a nudo trucchi e tecniche mediatico/narrative che han permesso al ''ciclo dei vinti'' di fingersi qualcosa che non è ed attribuirsi un'affidabilità che non ha.
3) Imparare questi meccanismi per smascherare i novelli Pansa che già si vedono in giro.

Un ottimo @lucacasarotti per Jacobin Italia: jacobinitalia.it/tre-cose-da-f

Oggi la morte di Pansa ha ravvivato il dibattito sulle narrazioni distorte di eventi storici, su quella che potrebbe definirsi "storia postverità".

Tempo fa scrissi un testo dove, seppur non citando Pansa, descrivevo il contesto all'interno del quale queste narrazioni possono diffondersi. Quel lavoro si concludeva con un'analisi semiotica di "Passato e presente", la trasmissione condotta da Paolo Mieli, che consideravo una (insufficiente) risposta istituzionale allo stato di cose che provo a descrivere.

È il primo lavoro che carico su Academia, forse a qualcuno può interessare o tornare utile.

Buona lettura

academia.edu/41614648/Michele_

Sapevi che oltre il 60% delle negoziazioni sui mercati finanziari avvengono per mezzo di bot governati da algoritmi che incorporano i principi dell'ideologia neoliberista?

"In un momento in cui le nuove tecnologie e la razionalizzazione della produzione permettono di garantire a ciascun individuo un livello di benessere e un soddisfacimento dei bisogni che non avrebbe precedenti, questo obiettivo non viene perseguito per garantire privilegi a una classe che rappresenta una minima parte della popolazione mondiale."

Le negoziazioni ad alta frequenza sono una delle forme che la lotta di classe assume nella società contemporanea. Un modo per garantire profitti a pochi, senza tener conto delle conseguenze che ciò potrebbe avere sulla vita di tutt*.

Su Fulmicotone:

fulmicotone.home.blog/2020/01/

Punco X boosted

È morto , uno dei più noti e spudorati spacciatori di menzogne sulla Resistenza. Uno che dagli anni duemila ha diffuso a livello mainstream roba uscita direttamente dalla propaganda delle SS, fantasie pornografiche antipartigiane prive di riscontri e narrazioni giustificazioniste naziste basate sui semplici ''m'ha detto'' di vecchi repubblichini o fantasie ingigantite col tempo.
Uno che ha spacciato per ''storia'' qualsiasi racconto buono a confermare la sua posizione antiresistenziale senza badare al fatto che si trattava di racconti incoerenti, senza prove, senza testimonianze attendibili e che contraddicevano la storia accertata e documentata.
Uno che s'è speso nell'usare diversi trucchi giornalistici per ''confezionare'' in forma da salottino questa robaccia.
medium.com/@nicolettabourbaki/

Pansa è morto, il cordoglio è bipartisan. Ma è importante ricordare i danni che i suoi libri, e i polveroni mediatici che suscitavano, hanno arrecato alla cultura storica e alla memoria pubblica in Italia.

Perché lui è morto, ma il pansismo no, purtroppo.

Un bel post di Nicoletta Bourbaki dove si ricostruisce il "metodo" Pansa per attaccare la Resistenza e radicare bufale antipartigiane. Citando il lavoro di Ilenia Rossini e Gino Candreva vengono messe in luce le tecniche e gli espedienti che utilizzava per costruire una "storia immaginaria" della Resistenza e dei presunti crimini partigiani.

medium.com/@nicolettabourbaki/

«I mercati potrebbero crollare ancora? Le negoziazioni ad alta frequenza, i fallimenti del neoliberismo e l'umanità nova».

Come i principi neoliberisti sono stati incorporati negli algoritmi che operano sui mercati finanziari e come potrebbero condurre a nuovi crolli.

Buona lettura

fulmicotone.home.blog/2020/01/

Punco X boosted

Il sito yamunin.com è di nuovo on line ma non c'è più la possibilità di iscriversi nè di seguirlo. Nei prossimi giorni cercherò di capire come fare, altrimenti pace.

Lavorandoci su insieme a mia moglie Roberta, che è la geek in famiglia, mi sono reso conto di quanto sia importante avere una minima conoscenza del linguaggio html e saper lavorare sulla dashboard del sito. Altrimenti è facilissimo dipendere da ciò che è già pronto, senza sapere cos'è e come funziona.

@CataldoScordo

Non vorrei rompere, però dovresti aprirlo anche tu un blog.

Quello che hai scritto ieri è molto bello e disegni da paura...

Punco X boosted

E qui la parte più ipocrita: l'articolo dichiara esplicitamente che la Bolognina dovrà affrontare negli anni a venire un ''doppio esame'' consistente nel consolidare la sua anima multirazziale e non farsi gentrificare.
Insomma: il testo elogia i ''miracoli'' gentrificatori imposti dall'alto su città e quartiere, non spende una riga a raccontare la storia del quartiere stesso, promuove le attività che fungono da volano all'aumento dei prezzi che sta frantumando la comunità del quartiere scacciando in primo luogo le famiglie di origine straniera ma poi si addossa sulle spalle degli abitanti del quartiere la responsabilità di mantenerne la multiculturalità non opponendosi alla gentrificazione ma preferendogli una sorta di 'gentrificazione buona, non ''svilente''.
ilfattoquotidiano.it/2020/01/1

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Non solo racconti.

Domani, su Fulmicotone:

«I mercati potrebbero crollare ancora? Le negoziazioni ad alta frequenza, i fallimenti del neoliberismo e l'umanità nova».

Come i principi neoliberisti sono stati incorporati negli algoritmi che operano sui mercati finanziari e come potrebbero condurre a nuovi crolli.

A domani.

fulmicotone.home.blog/

Punco X boosted

@PuncoX In effetti la vulgata dei ''Gilet Gialli di destra'' è nata giusto nei primissimi tempi a causa del tentativo di metterci sopra il cappello (spesso in modo molto ambiguo) da parte di diversi elementi loschissimi i tizi di CasaPound che si fan fotografare con le loro bandierine a centinaia e centinaia di metri dai manifestanti, sedicenti ''leader'' autoproclamati solo per ottenere visibilità mediatica ecc.
Tutta gente scacciata a malo modo dai GG che si son sempre più radicati su posizioni antifasciste.
Non essendo riusciti a metter le briglie al movimento, su di esso è calato il silenzio mediatico in cui è facile far rimbombare -solo- i ritratti deforma(n)ti di quei giorni, non essendo mai stata mostrata alcuna foto senza filtro. @Antanicus @OigRoig

Punco X boosted

: in centinaia davanti la base Nato per dire no alla guerra

e le pulsioni autoritarie che caratterizzarono quegli anni continuano a percorrere la nostra società. E, forse, solo comprendere come sia mutata la classe lavoratrice, solo una rinnovata coscienza di classe potrebbero esserne antidoto.

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Ma, senza l'autunno caldo, senza il Sessantotto, non si comprende perché settori della politica, militari e imprenditoriali, volessero una svolta autoritaria.

Con ogni probabilità quei settori erano spaventati dalla lotta di classe che si era innescata in quegli anni, dalle conquiste che stava ottenendo e dal suo mettere radicalmente in discussione il modo di produzione capitalistico e l'organizzazione sociale che ne derivava.

Erano lotte avanzatissime, non di rado anche rispetto all'attualità.

Continuare a celare le questioni di classe forse sarà utile per consolidare il capitalismo nella sua versione neoliberista, ma non aiuterà a inquadrare storicamente i fenomeni, a esplicarli. Non servirà a intraprendere una strada che ci conduce a lottare per un mondo migliore. Perché la lotta di classe è attuale ancora oggi -->

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Nel 2019, cinquantesimo della strage di piazza Fontana, di quell'eccidio si è parlato molto. Poco invece si è detto sull'autunno di lotte operaie che lo precedette.

Eppure, probabilmente, è difficile spiegare le ragioni che condussero alla strage senza far riferimento al "biennio rosso" che la precorse, alla paura che innescò nei settori più reazionari della società italiana.

Certo, come scrive Christian Raimo su Internazionale, «i neofascisti di Ordine Nuovo [...] hanno ideato e sviluppato un programma terroristico per la destabilizzazione della democrazia italiana in senso autoritario, e lo hanno fatto per almeno un lunghissimo decennio in simbiosi con una rete di neofascismo internazionale e un apparato statale coinvolto ben oltre la dicitura “servizi segreti deviati”.» -->

internazionale.it/opinione/chr

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