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Se, leggendola, vi siete chiest*: "perché Repubblica ha indossato l'elmetto?", questa potrebbe essere una delle risposte.

Alessandro Canella ha seguito i soldi. Guardate un po' che ne è venuto fuori.

radiocittafujiko.it/editori-co

Punco X boosted

@PuncoX fun fact per chi non lo sapesse.

La "Corazzata Potemkin" del film di Fantozzi è in realtà un rifacimento dello stesso regista, Luciano Salce. Non viene mai usato il nome vero della corazzata, ma una storpiatura - Kotiomkin - voluta da Salce e Villaggio per evitare l'associazione.

Il tema del finto film "Kotiomkin" è una versione per pianoforte a coda del primo movimento di "Quadri a una mostra" di Modest Mussorgsky.

4. La strage non avvenne sulla scalinata, quello è un espediente narrativo di Ėjzenštejn. Centinaia di civili disarmati, tra i quali, è bene ripeterlo, molti bolscevichi, vennero massacrati nelle strade di Odessa;

5. "La corazzata Potëmkin" la farei vedere in loop a quelli del Tg1. Fino a quando non capiscono chi sono le vittime, e chi i carnefici. Sarà pure "una cacata pazzesca", per dirla con Fantozzi, ma la loro idea di informazione è vomitevole. 3/3

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Giusto un piccolo ripasso:

1. La strage di Odessa fu opera dei cosacchi dello zar, intervenuti per sedare il popolo insorto;

2. La rivolta di Odessa, assieme all'ammutinamento della corazzata militare "Potëmkin", fu uno degli episodi della rivoluzione antizarista del 1905, nella quale, i bolscevichi, nati due anni prima, ebbero un ruolo centrale. I bolscevichi furono tra le vittime della repressione, non gli autori;

3. Fu proprio durante la rivoluzione del 1905 che nacquero i Soviet e l'idea di democrazia diffusa e dal basso che ispirò la rivoluzione del 1917 (quella attraverso la quale i bolscevichi presero il potere); 2/3

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Apprendo dal Tg1 di ieri che la strage di Odessa del 1905, quella sulla scalinata, immortalata da Ėjzenštejn ne "La corazzata Potëmkin", fu un orrore del bolsevismo, al quale, gli abitanti della città, si erano ribellati.

Non so se l'autore del servizio sia profondamente ignorante, o se, furbescamente, vuol sfruttare un'ignoranza diffusa sugli eventi che riguardano la Russia, frutto di decenni di propaganda, per inculcare nel pubblico una visione distorta della storia e un'immagine negativa del comunismo. In ogni caso, lo stato del giornalismo italiano, a oggi, è questo. E non statela a menare con la storia che le fake news si diffondono in rete. 1/3

11 marzo 1977: Bologna insorge dopo la morte di Francesco Lorusso, ucciso dallo stato in via Mascarella mentre partecipava a una manifestazione.

"Proletari di tutti i paesi, sgozzatevi"

[Vignetta contro l'interventismo di "sinistra" su l'Avanti del 30 novembre 1914]

9 marzo 1985: Pedro, ucciso a Trieste dallo stato.

[La foto e il trafiletto sono tratti da "Autonomia" dell'aprile 1985. Trovate la rivista in Archivio Autonomia]

Leggere le posizioni interventiste di alcunə "compagnə" evoca il dibattito durante la Prima guerra mondiale. Anche allora, certə, tra anarchichə e socialistə, si schierarono con uno dei due blocchi in conflitto. Errico Malatesta dedicò loro questo.

Il titolo è significativo: "Gli anarchici hanno dimenticato i propri principi". Tanto aveva ragione che qualche anno dopo, moltə, quei principi li buttarono proprio nel cesso. Divennero "sansepolcristi", aderendo entusiasti al fascismo. Adesso la storia si ripete. Come farsa.

[Questo articolo fu pubblicato sulla rivista inglese "Freedom" nel novembre del 1914]

Il Partito comunista della Federazione russa, assieme alle altre forze di sinistra, si schiera contro la guerra e invita i cittadini a protestare.

"La guerra di Putin - dicono - è uno strumento per nascondere i suoi fallimenti nella politica interna. Se il governo non è in grado di garantire la pace, occorre un cambiamento radicale dell'intero sistema socio-politico."
Lo riporta il quotidiano «Russia sovietica».

sovross.ru/articles/2235/56062

Punco X boosted

Un corteo composto da migliaia di persone sta sfilando su via indipendenza.

Opporsi alla guerra è necessario, schierarsi con le fazioni in lotta è suicida.

Contro tutte le guerre, contro tutti gli eserciti, contro tutti i confini e contro tutti i fascismi

Né con Putin, né con la Nato: guerra di classe, ve lo abbiam giurato!

Ora a Bologna

Punco X boosted

RT @GraffitiRadical@twitter.com

"No War Between Nations! No Peace Between Classes!"
Mural in Moscow by @avtonom_org_en@twitter.com

22 febbraio 1980 - 22 febbraio 2022: Valerio Verbano, ucciso a 18 anni dai fascisti sotto gli occhi dei suoi genitori in un appartamento del Tufello, a Roma. Stava portando avanti un'inchiesta sul traffico di eroina e sulla collusione tra fascisti e criminalità organizzata. A oggi nessuno ha pagato per quella morte, qualche giorno fa l'inchiesta è stata definitivamente archiviata.

"Ancora tra cento anni ci sarà chi curerà questa ferita che non guarisce mai."

[Nell'immagine un articolo di Autonomia numero 19 del 14 marzo 1980. È in Archivio Autonomia]

Potenze capitaliste e imperialiste si scontrano. Come nel 1914. All'epoca la risposta fu questa. Dovrebbe essere la stessa oggi. L'Italia e l'Ue restino neutrali!

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