Dei 40 romanzi che ho letto da inizio anno, solo un paio sono stati scritti da maschi bianchi cisetero. Per me è una novità: prima non mi ero conto che la mia bolla ed io prediligevamo autori maschi bianchi cis al resto delle voci.
E mi son sentito a casa. Pur con tutte le specificità delle varie minoranze, un certo tipo di oppressione è così pervasivo da unire donne, persone trans, non binarie, non etero, non bianche anche quando scrivono. Mi sono sentito più a casa tra le pagine antirazziste e femministe di Nnedi Okorafor o N.K. Jemisin, che in quelle di Franzen o di Bazzi. C'è sempre un qualcosa di forte che distingue queste esperienze da quelle dei maschi bianchi cisetero, e che questi temo non possano comprendere. Motivo per cui sono convinto che no, non basterà una rivoluzione economica per cambiare molte cose.
Faccio una ricerca veloce su Google: "Romanzi utopici". Tolti i primi due risultati (Wikipedia ed un sito dal nome "libripiuvenduti.it"), questo è il risultato, che racconta un sacco di cose (la prima: perché ho usato Google? 😅).
[btw: si accettano suggerimenti di lettura, ho bisogno di futuri positivi]
Scrivo, sragiono, slupetto