"[…] così come l'indisponibilità della propria vita, sono parte integrante di questo zoccolo duro della democrazia."
Viscide argomentazioni, apparse su di un quotidiano locale, in contrasto all'eutanasia legale e in relazione alle recenti vicende di "Mario", il paziente marchigiano tetraplegico.
L'usuale, storica incapacità di rinunciare al desiderio di possesso delle altrui esistenze.
Mi sovvengono tali parole di Wittgenstein:
«a che vale studiare filosofia se serve soltanto a consentirci di parlare con qualche plausibilità di astrusi problemi di logica, ecc., e se non migliora il nostro modo di pensare ai problemi importanti della vita quotidiana, se non ci rende più coscienziosi di un qualsiasi… giornalista nell’impiego delle frasi pericolose come quelle di cui si avvale la gente per i suoi scopi.»