#coronavirus
credo di aver capito perché i giornalisti, o almeno la maggior parte, ce l'ha a morte con chi passeggia o corre: perché vorrebbero stare a casa, al sicuro, e invece sono costretti a turni pesanti, con notizie pesanti, in ambienti che immagino non siano proprio adeguati e che per essere distanziati hanno visto mettere in smart working alcuni (economia ad esempio, ma anche tutto lo sport, immagino) mentre loro a redazione ridotta devono fare tutto.
I televisivi, in più, devono uscire o - e per i nervi e la fatica forse è pure peggio - andare in onda struccati, spettinati e per gestire collegamenti via webcam non sempre decenti o quasi mai all'altezza.
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#coronavirus
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Questo perché gli editori non assumono, anzi annunciano tagli nel cartaceo. Nei periodici non so come facciano: tre quarti di quello che scrivono è scomparso (moda e gossip) e non si sa quando ritorna, e il 90% del quarto rimasto è inutile o vietato a chiunque (solo a titolo di esempio: fare nuovi incontri, i locali o i viaggi "giusti").
Vince chi si renderà indispensabile, o produrrà un prodotto indispensabile.
*non sto giustificando nessuno e nessuna
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