care abitanti dell'istanza mastodon.bida.im, in questi giorni avrete forse assistito a battibecchi spesso al limite della policy in uno stile relazionale che potremmo definire tossico se non dannoso. A queste situazioni è seguito in alcuni casi l'intervento di chi gestisce l'istanza, perlopiù con la richiesta di rimuovere alcuni toot.
A partire da quanto successo ci siamo chieste di nuovo - come abbiamo fatto in altre occasioni collettive come l'assemblea d'istanza o l'assemblea del fediverso - che scopo abbia questo progetto. Ci siamo risposte che il punto centrale è lo sperimentare un modello di relazione in rete che non sia dannoso, tossico. >>

Certo, "il mezzo è il contenuto", come dicono alcuni e forse è vero che la forma di comunicazione cui il design di mastodon "costringe" può alle volte favorire interazioni im-mediate, non lascia il tempo ai pensieri di depositarsi e alle riflessioni di dispiegarsi. D'altronde uno dei punti di forza di mastodon, in quanto software libero, è che possiamo cambiarne la fisionomia e il funzionamento. Al netto di questo, però, c'è un altro elemento che ci sembra preponderante e cioè come le persone considerano se stesse all'interno di un contesto virtuale - in questo caso un'istanza mastodon. Se ci diciamo di essere una comunità, un gruppo di persone che vogliono condividere uno spazio - virtuale o meno - dobbiamo essere noi in primis a riflettere su quali relazioni vogliamo. >>

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Come definiamo un contesto relazionale non tossico? O, per meglio dire, a quale tipo di spazio vogliamo dare vita?
Per noi la policy è solo uno strumento che definisce dei paletti chiari della comunità ma non basta certamente a fare funzionare uno spazio. Non vogliamo essere la polizia di nessuno luogo. Pensiamo che invece sia utile interrogarci collettivamente su quale modello di relazione in rete ci immaginiamo. Per questo abbiamo pensato di fare partire la discussione con questo messaggio a cui vi chiediamo di contribuire attraverso un pad

pad.riseup.net/p/relazionirete

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L'idea è di avviare un ragionamento che serva a integrare il manifesto in modo da riconoscere le discussioni tossiche e intervenire nel modo più condiviso possibile per sperimentare su bida un web diverso
Questo ci sembra il primo passo per rompere il meccanismo della delega, anche implicita, alle admin per la costruzione e la gestione di uno spazio liberato.

@admin Più facile a dirsi che a farsi, ormai pure i rossobruni si attaccano a tutto inneggiando ad una presunta libertà di dichiararsi fascisti(Evitando di menzionare i loro metodi subdoli,naturalmente). O nella controparte in tanti scambiano semplici battute ironiche o risposte a provocazioni per prese di posizioni sessiste. Si tiene conto anche delle provocazioni volute per creare contestualità da esclusione? Metodo comune a tattiche rossobrune,da quel che risulta(per questo parlo di flessibilità)

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