SAN FERDINANDO: Pubblichiamo queste immagini per mostrare le condizioni in cui vivono gli abitanti della tendopoli recentemente sgomberata. Centinaia di persone hanno dovuto spostarsi in nuove tende allestite a pochi metri dal sito precedente. Il nuovo insediamento è stato subito osannato perfettamente attrezzato: dotato di energia elettrica, acqua, bagni funzionanti. La realtà è diversa: assenza di acqua calda ed energia elettrica, inesistenza di un sistema di rimozione dei rifiuti.
In questi giorni di sgomberi e violenze vogliamo ricordare altri due nostri fratelli e compagni, Mamadou Konate e Nouhou Doumbia, morti bruciati vivi durante lo sgombero del ghetto di Rignano (FG) il 3 marzo di due anni fa, e mandare la nostra solidarietà agli abitanti dell’ex Moi, di Torino, sgomberati questa mattina dalla polizia.
Noi non dimentichiamo.
Che il dolore diventi rabbia.
La prefettura, nel frattempo, millanta di aver già pronti 250 posti in “moduli abitativi”, ma questo tecnicismo nasconde una realtà ben misera: si tratterebbe infatti di container. Una toppa peggiore, se possibile, del buco.
E mentre il ministro dell’interno si vanta di esser “passati dalle parole ai fatti”, le condizioni di chi queste politiche emergenziali di “umanità e legalità” è costretto a soffrirle vengono ancora una volta distorte o nascoste sotto il tappeto della malainformazione.