"I braccianti ci servono, ma ora che non possono lavorare non si meritano manco un euro."
Davanti all'emergenza COVID, ai braccianti è proibito andare a lavoro, ma subiscono poi gravi discriminazioni contro, venendo esclusi dall'accesso ai sussidi governativi.
Da Roma alle amministrazioni locali, i governanti si lamentano della mancanza di manodopera, ma nel frattempo rendono impossibile sopravvivere a chi rimane bloccato nei ghetti e nelle tendopoli. Contratti, documenti e case per tutti avrebbero prevenuto le tragiche condizioni attuali. I lavoratori delle campagne sanno di cosa hanno bisogno, lo dicono chiaramente da anni, e continueranno a farlo.
BASTA DISCRIMINAZIONI!
SEMPRE CONTRO RAZZISMO E SFRUTTAMENTO!
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