Il proposito del nuovo anno: fare a meno di google #degoogle
Dopo aver perso anni di interessantissime informazioni non essendomi mai iscritto a facebook, e dopo essermi trovato fuori dal mondo non avendo mai installato whatsapp, è giunto il momento di compiere questo importante passo rivoluzionario.
Prima di tutto si cambia motore di ricerca e fin qui è facile.
Duckduckgo? Bah. Certo non Bing, Yahoo... Altavista esiste ancora?
#degoogle
Ma sì, dopotutto è accettabile, con moderazione, che qualcuno si guadagni la pagnotta.
Vedo vari postini, soprattutto germanici, che parlano di riservatezza e praticano anche il greenwashing; offrono caselle a un euro al mese. Dodici caffè in meno nell'arco di un anno si può fare, magari aiuta anche a far diminuire il senso di nervosismo.
#degoogle
Quindi il postino offre anche il calendario, non che ne abbia troppo bisogno, visto che non sono uno yuppie pieno di appuntamenti, e la rubrica dei contatti, questa è utile per tutte le volte che resetto il telefono. Su Android [1] va installata un'applicazione caldav/cardav (tipo DAVx5) che si integra col sistema, bo. Nel client di posta su Linux invece basta mettere gli URL appositi.
[1] questa sarà la nota dolente
Arriva poi il momento di Drive.
Su Drive non ci ho mai messo nulla di sensibile, privato, cazzacci miei. I backup li faccio su un disco esterno. Le poche foto del gatto e della famiglia non le metto su internet.
A volte è comodo appoggiarci qualcosa da ritrovare sul telefono e sul computer.
Editare documenti via web, bah, posso vivere senza.
Google Keep, quello mi tornava comodo. Qualche nota da ritrovare sia su telefono che computer. Anche se trovo i fogllietti e la penna molto più pratici.
Quindi le possibilità sono Syncthing, ma qui è una replica di file fra dispositivi. Ma è qualcosa di diverso da drive.
O il famoso Nextcloud.
Serve un server. E metter su un sistema a casa, non c'è tempo e non c'è spazio, e il solito discorso: va tenuto in moto.
Quindi un server virtuale (che oggi si chiama istanza cloud), su cui installare Nextcloud. Anche qui vanno mantenuti il sistema e i vari software. Può essere divertente, forse. Nextcloud ha un sacco di amenità, oltre a poterci tenere sopra dei file. E per il telefono ci sono delle app.
Se non il server virtuale, con accesso SSH (non cpanel e cose così, altrimenti niente), che un provider francese ti propone a 3 euro al mese per 50GB di disco e 2 di RAM, abbiamo altre possibilità.
Oltre alla sempreverde alternativa di farne a meno [di Drive e compagni], c'è la possibilità di comprare. Vedo che sul sito di Nextcloud vengono menzionati provider che offrono istanze Nextcloud più o meno farcite e gestibili. Da 1 giga di spazio gratis e niente altro, a 15 giga a poco più di un caffè al mese, a cose inutili molto costose.
Da valutare. 3 euro al mese e il tempo da passare a divertirsi a combattere con aggiornamenti che finiscono male, hardening, cose che si rompono a caso, ma avere la libertà di installare quel che ti pare e usare il server anche per altre cose (non so cosa, ma vabbe').
O poco più di un euro al mese da dare a un'azienda che usa e promuove Nextcloud (e magari contribuisce al suo sviluppo).
In entrambi i casi i dati sono sul computer di qualcun altro (come dice il motto). Ma lo scopo di questo cambiamento non è liberarsi del tutto, ma cambiare sfruttatore.
E fin qui vedo che i nuovi sfruttatori si dipingono come entità con qualche sensibilità etica ed ecologista, contro il predominio americano, ma al prezzo di qualche euro. Liberarsi da google quindi costa.
E ancora c'è da affrontare lo smartphone.
#degooglize Sicché, c'era da aspettarselo, il percorso di #deguglizzazzione necessita di frugarsi in tasca. Spiccioli certo, in cambio di discorsi etici e nessun popup pubblicitario.
Ma ora anche per sbloccare il bootloader di un telefono c'è stato da pagare.
Da buon proletario postmoderno non ho mai comprato un telefono. Solo eredità o salvataggi dalla discarica.
Trovandomi con uno Huawei, per sbloccare il bootloader nessuno al mondo incredibilmente ha trovato un metodo umano (o non sono bravo io a cercare) se non con un bruteforce su 16 cifre.
Altrimenti servizi a pagamento più o meno sospetti e più o meno costosi.
Ma ho trovato un certo servizio dc-unlocker per quattro euro e ho usato quello. Al limite mi avranno clonato il telefono. ¯\_(ツ)_/¯
Ma insomma. Trovarsi con #lineageos senza servizi google, senza nemmeno opengapps o microg è una nerdica soddisfazione.
Al posto del playstore usiamo #fdroid e sembra un po' di essere su Linux nel 1999
Le mappe di #openstreetmap ti fanno passare per i sensi unici.
E le app della scuola, del'otp, per la banca, e tutto il resto ovviamente non ci sono. Se ne farà a meno, non che prima usassi chi sa quali applicazioni. Ma poi, chi se ne frega. Da buoni esseri umani, ci si adatta.
@case È anche un mio proposito, ma aspetto giusto un momento che ho appena purgato i social commerciali.
@case DuckDuckGo va molto bene. Altrimenti si può scegliere (o crearsi la propria) istanza SearX, un metamotore di ricerca che esegue le ricerche su più motori in base a come lo imposti.
Qui una lista di istanze SearX https://github.com/asciimoo/searx/wiki/Searx-instances (searx.me può essere un buon inizio)
@Lesamaesta @case SearX pesca da una serie di altri motori (tra cui Google e DuckDuckGo) e poi presentano un'unico elenco di risultati che combina quelli dei motori interrogati. Nelle impostazioni si può scegliere quali motori usare e quali no, oltre ad altre diverse cose.
Anche se usa Google, però, la ricerca non risente di personalizzazioni basate sulla tua persona. In pratica funge da ''filtro'' tra te e Google.
@Ca_Gi certamente la rivoluzione non è un pranzo di gala, Searx non lo conoscevo (aaah non si smette mai di imparare), ma il comunismo di guerra impone una marcia graduale verso la liberazione, perciò tendenzialmente all'inizio tenderi a limitare le soluzioni autocostruite, la mia anzianità non mi fa più provare piacere nel combattere contro le macchine per far funzionare le cose, che poi vanno anche gestite e mantenute nel tempo
@case Capisco benissimo e sono pure io dell'idea che gli strumenti non sono buoni se non sono ragionevolmente usabili, per quanto etici/liberi/tecnicamente superiori.
Una bicicletta sempliciotta cui monti in sella e vai è un piacere che spinge ad usarla sempre più, mentre una superbicicletta potenzialmente all'avanguardia che però s'incricca spesso e per esser usata ha bisogno di mille accorgimenti, dopo qualche tempo diviene un suppellettile del garage.
Detto questo, però, è sempre bene gettare il naso su strumenti interessanti e che meritano maggior supporto ed adozione.
@case PS: qui avevo raccolto alcuni suggerimenti sull'abbandono di Google https://cagizero.wordpress.com/2019/04/09/google-ti-guarda-ma-ci-sono-alternative/
@Ca_Gi però interessanti le istanze pubbliche. Si può aggiungere anche a Firefox come motore di ricerca predefinito. Interessante.
@case Si! Ci sono istanze valide ed altre meno. In ogni caso vale la pena affinare la personalizzazione, ad esempio per dar la preferenza alla lingua italiana e scegliere su quali di motori di ricerca appoggiarsi. Certi rallentano molto la consegna di risultati ed altri sono troppo validi per esser esclusi.
Insomma: scelta l'istanza e settata a dovere, SearX può diventare una valida alternativa!
@case PS: di recente Google ha bloccato l'accesso a SearX e pertanto alcune istanze non riescono più a contattarlo. Altre, come https://searx.be son riuscite a ripristinarlo
@Ca_Gi però il punto non è prettamente tecnico. È politico.
Questo searX è più tecnico. Un proxy per lo stato attuale delle cose.
La questione politica è il monopolio. È il predominio imperialista di Google.
Allora vedo Qwant, che è basato in Europa.
L'Europa l'Europa.
Un motore di ricerca europeo, un social network europeo. Perché non ci sono? Eppure in quanto a imperialismo l'Europa non è seconda a nessuno.
@case Di motori di ricerca non statunitensi ce n'è qualcuno:
STATI UNITI:
Google, Bing, Yahoo, DuckDuckGo
RUSSIA:
Yandex
FRANCIA
Qwant
SVIZZERA
Swisscows
OLANDA
Startpage
@Ca_Gi certo. Ma per l'uomo della strada e per la casalinga di Voghera, a parte i motori americani, è più famoso (non perché lo usino) Yandex che non il francese, l'olandese o lo svizzero. Perché? Cioè non c'è una spinta a usarli pompata dai media o dalle istituzioni. Non vedo sulla stampa, anche quella specializzata, una spinta a usare motori europei. Vedi spesso menzionare duckcuckgo come alternativa a google, ma gli altri, se mai vengono suggeriti, sono presentati come oggetti di nicchia.
@case e' un po' come essere vegani, son scelte che hanno delle conseguenze... per lo piu' positive!
se pero' ti serve qualche app di cui non puoi per vari motivi fare a meno, puoi installarla (se si trova sul sito del produttore...) tramite apk.
Io ho dovuto mettere whatsapp in questo modo.
@trofio aaaaaaaaaarrrrrrh
Wazzapp noooo
A parte ciò.
L'apk a diritto lo forniscono in pochi.
Su F-droid c'è però un'app che si chiama aurora store, e che si collega al playstore senza che tu debba usare un account e hai a disposizione quello che è sul playstore.
Alcune app non vanno comunque, perché hanno bisogno del framework (o come si chiama) di google play.
1/2
@trofio Usare certe app lo impone la necessità. Cazzo. Per dire, alcune entità, per l'autenticazione a due fattori, stanno iniziando a non usare più il semplice sms, ma richiedono un'app per mandarti il codice otp.
È in qualche modo, filosoficamente, forse, come la pirateria informatica. L'app non è su playstore e allora uso metodi artificiosi per averla comunque. Office è a pagamento, e scarico da bit torrent una versione craccata (ok non è esattamente la stessa cosa). No! Userò qualcos'altro. O faccio senza.
O uso linux, ma da qualche parte c'è sempre un windows. Perché cazzo.
Perché questa comodità del play store, e tutto lo trovi lì e solo lì, è sempre nella sfera del predominio che hanno questi grossi colossi dell'era moderna.
E infine, penso, ci sono scelte radicali per cui c'è chi può permettersele e chi no.
2/2
@case mi chidevo: dopo aver degoglizzato l'impossibile ed esser passato a lineageos/e o altro ma non riuscendo proprio a rimpiazzare alcune app - in che misura utilizzare una sandobox in cui lanciare le suddette app apporterebbe dei benefici (a livello di privacy)? sarebbe utile? limiterebbe l'accesso dell'app in questione alla rubrica, posizione e altre cose di cui (magari) non necessita?
@kag_n4o non ne ho idea. Però LineageOS permette di negare l'uso di alcune cose alle app.
Fra parentesi il mio problema non è la privacy. Non so cosa sia la privacy. Il problema che vedo io è il tracciamento, la profilazione e soprattutto il potere in mano a pochi giganti.
Perché, come proponeva Berlinguer a Fantozzi, è giunto il momento di provare qualche altro sfruttatore.