Certo che le bio degli admin di Parler mi esprimono davvero un sacco libertà, uguaglianza e free speech.
https://gist.github.com/d0nk/ef4e58645d3250851491e4550cb16e29
@RedGlow Scrivere bio è sempre difficile. Queste sono un capolavoro, mi fanno rendere conto di quanto siano diversi -per fortuna- dalle persone nella mia bolla sociale.
Una cosa che mi ha fatto pensare è questa: in moltissime bio viene menzionato il rapporto della persone con altri (si descrivono come husband, wife, mother, brother e così via) o come appartenenza ad un gruppo (christian, army, navy...) e mi ha ricordato di questo articolo https://everythingstudies.com/2019/03/01/the-tilted-political-compass-part-1-left-and-right/
A leggere queste bio mi sembra che queste persone pensino che il mondo sia pericoloso ("survive") e che una società forte abbia bisogno di questi legami ("coupled").
Il risultato è
@RedGlow
Certo, i political compasses sono una semplificazione estrema, vanno presi come una PCA: colgono una o due caratteristiche importanti ma buttano via moltissimo.
Di questo articolo mi piacciono i due assi che ha scelto, mi pare siano quelli giusti per spiegare il nocciolo di certe questioni politiche di base.
Non ho ben capito la seconda parte del tuo commento, dici che a sinistra si tende a ignorare il ruolo della "tradizione"?
Se è così, mi sembra che tu abbia ragione, ma questo articolo non ne parla proprio: è una delle informazioni che vengono perse da questa particolare semplificazione.
Uno che ne parla è Jonathan Haidt, che nella sua analisi ne tiene 5 di componenti principali 😉