[] Bella l'intervista a Michele D'Alena che fornisce un quadro di riferimento per alcune azioni di su cui bisognerebbe riflettere. labsus.org/2023/05/lamministra

[Una sindaca mi ha detto: “Noi abbiamo tutte le mappe, sappiamo dove sono le case da evacuare ma non abbiamo i contatti delle persone che ci vivono dentro! Non esiste un incrocio di questo tipo di banche dati”. Serve velocità, non c’è tempo: così diventa fondamentale trovare strumenti adeguati e massima collaborazione. I comuni più evoluti hanno avviato una comunicazione via chat a cui gli abitanti si sono iscritti volontariamente.]

Sussidiarietà e capitale sociale locale cambiano davvero i modi di reazione alle emergenze: abbiamo molto da imparare per il futuro prossimo.

Non riuscirò ad esserci, ma un evento come reclaimthetech.it sembra andare in una direzione davvero interessante e fondamentale. Programma stimolante come pochi.
Grazie per esistere @reclaimthetech :-)

La di ondata.it è sempre:
1. un ottimo modo per tenere d'occhio la situazione degli in Italia
2. tirarsi un po' su il morale per la buona riuscita di alcuni esercizi di diritto della nostra digitale. Un bello stimolo per tutti per ricordarci ad esercitarli!

Questo numero poi sul è notevole:
- un vademecum creato dal basso pnrr.datibenecomune.it/
- un sacco di cose da approfondire per tenere il passo delle azioni della società civile
ondata.substack.com/p/associaz

Cc @aborruso

[ ] Un progetto davvero notevole il grafo delle citazioni e interdipendenze delle leggi italiane marplex.medium.com/decifrare-l.
Il repo è questo github.com/Marplex/urnlinker.

Mi ricorda un thread su forum.italia.it (forum.italia.it/t/normattiva-o) e un potenziale di riuso del patrimonio informativo tutto ancora da pensare. Peccato che si sia perso per strada... chissà se si può recuperare.

Ho recuperato questo giro di tavolo di sabato scorso dal titolo "Un decennio di Open Data: una vittoria a metà?" m.youtube.com/watch?v=NtZkNecI dove c'erano @quinta e @aborruso tra gli altri/e.
Un piacere amaro ricordarsi quanto fatto gli scorsi dieci anni (mi viene in mente la vecchia sintesi sui 7 anni di Spaghetti Open Data del 2018, una vita fa dagoneye.it/blog/2018/03/10/se).
Nostalgia della movimentazione di certi anni, certo, soprattutto per la bellezza di trovarsi attorno a persone che avevano voglia di "hackerare la società".
Oggi la consapevolezza è diversa.
La tecnologia, se sfruttata, impatta sui meccanismi di potere. Ma serve maggior cultura civica che impatti sui poteri, serve riprendersi quegli spazi.

A proposito di , domani alle 18 segnalo una live sui canali YT della comunità di Opendata Sicilia m.youtube.com/watch?v=VRjtYMza . Sarà l'occasione di discutere e riflettere con Adhara D'Amico sulla sua tesi - zenodo.org/record/7094210 - che ha approfondito il legame tra capitale sociale e civic hacking, con uno sguardo rilevante alla comunità di Opendata Sicilia. È stato bello darle alcuni spunti da cui partire, grazie al lavoro fatto su civichacking.it/ .

Qualche appunto per riflettere sempre più su quanto sia necessario ricordarci di quanto sia fragile l'infrastruttura informativa e di accesso a cui siamo abituati. Essere sconnessi da Internet come Paese, come comunità più o meno grande crea impatti sull'esercizio delle proprie libertà davvero ampi. Avere maggior consapevolezza delle tecnologie e degli strumenti che si possono usare come alternativa è un buon punto di partenza per abbozzare delle strategie di difesa e di sopravvivenza: carnegieendowment.org/2022/03/

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