Nessuno direbbe 'mi sono appeso una svastica in cucina' se non con la battuta 'non quella nazista,eh...quella orientale'
Detto questo, una parola è una parola. Vero che le parole 'si sporcano' - tipo 'negro' per capirci.
Ma non è che le puoi sostituire per decreto.
@dedalus In Asia la svastica è utilizzata comunemente. A Taiwan la trovi fuori dai ristoranti vegetariani, addirittura agli ebrei in vacanza è consigliato di cercare l'insegna con la svastica perchè indica ristorante che segue regole alimentari simili alla kasherùt. In Europa manca però una tradizione vera e propria associata alla svastica, (che era utilizzata in nord europa ma è stata riscoperta dal nazionalismo tedesco solo nel 800) quindi oggi credo sia impossibile risemantizzarla.
@unknow Probabile. Però come avrai visto c'era una piccola discussione. Ora: intanto mi sembra che 'svastica' anche solo per parlare del nazismo ce la dobbiamo tenere. Poi può capitare di dover parlare (come fai ad es tu) del simbolo orientale: che si fa? Secondo me si pratica in maniera virtuosa una dissonanza cognitiva. Come davanti al simbolo, del resto...
@dedalus diciamo che non possiamo rimuovere la svastica dal nazismo (è un discorso che vale anche per cose molto più banali: hai visto qualcuno coi baffetti di Hitler? Eppure prima di Hitler erano comuni. Fra i tanti li aveva anche Oliver Hardy). Parlare del simbolo orientale (ma pure di quello navajo o di quello utilizzato in asia minore) implica uno sforzo di specificazione maggiore che però non muta il significato primario che diamo alla svastica come simbolo dei nazisti.
@unknow O magari secondario se uno si immerge in quelle culture ecc. Ma cmq non se ne va, direi che siamo d'accordo.
Ps Bello l'esempio dei baffetti.
Poi ovviamente si può insistere con gli inviti a dire 'nero' e non 'negro'. E dai e dai ci si riesce. Con 'svastica' la vedo più dura. E soprattutto avrei una perplessità: non è meglio conservare in qualche angolo della memoria una traccia di quello che è stato? E riabilitare proprio quella parola, quella usurpata dai nazisti insieme al simbolo