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"È già qualcosa essere arrivati fin qui: non aver temuto morire, l'aver preferito coraggiosa morte a vita da imbecille".

17 febbraio 1600: Giordano Bruno viene portato a Roma, in piazza Campo dei Fiori. La sua lingua è serrata da una morsa, così che non possa parlare, perchè continuava a sostenere le proprie idee anche sulla pira. Il suo corpo viene denudato e legato ad un palo, quindi arso vivo.

Valentino da Terni, flagellato, torturato e decapitato. Sarebbe stato giustiziato perché aveva celebrato un matrimonio fra una cristiana e un pagano, unione che andò a finire bene: la giovane era malata e i due sposi morirono, insieme, proprio mentre Valentino li benediceva. Pare inoltre che la festa in suo onore sia nata per sostituire la festa pagana dei Lupercali, in cui fra le le altre cose due giovani iniziati, con la fronte bagnata del sangue degli animali immolati e vestiti delle loro pelli, correvano attorno al Palatino, colpendo chiunque incontrassero, in particolare le donne, con fruste ottenute sempre dalla pelle degli animali sacrificati. Buona festa degli innamorati.

Diamanti grezzi - F.li Safdie

Un trip visivo e sensoriale nella vita caotica di un gioielliere di NYC, la tragedia di un uomo ridicolo raccontata con spietato senso del grottesco in una New York spaventosa, nascosta dietro le facciate dei grattacieli e famelica di denaro. L'inadeguatezza, la brama di riscatto, la mancanza di empatia, non sono altro che l'espressione contemporanea di ciò che è rimasto del sogno americano: un incubo quotidiano da cui non è possibile fuggire
Rimane l'eco di un'estasi che nasce dall'umiliazione, una compassione che emerge oltre la riprovazione morale, una dimensione eroica riconosciuta a chi fa di tutto - pur sbagliando tutto - per sopravvivere agli altri e a se stesso, ai propri vizi e alle proprie tentazioni.
Adam Sandler sempre in scena in un monologo-colluttazione ininterrotto con la vita.

Ombre Giapponesi - L. Hearn (2018)

Hearn accompagna il lettore nel cuore pulsante del Giappone, attraverso raffinate storie spettrali, mostri invisibili, ragni-folletti, ghoul divora cadaveri, buddhismo magico, e atmosfere oniriche narrate con sopraffino stile poetico. Questo libricino è una piccola perla per gli amanti del Sol Levante, una raccolta di 39 racconti brevi incentrati sul folklore giapponese, soprattutto i suoi fantasmi (da cui il titolo 'ombre'), e le sue creature mitologiche. Ma anche la conoscenza e la non conoscenza, l’ignoto, l’amore predestinato, il fato già scritto, il virtuosismo esistenziale, la fede nel divino, la superstizione popolare e altro ancora.
Hearn riesce a trovare, in modo magistrale, un equilibrio poetico fra leggenda e tradizione, trasmettendo all'occidente questo fantastico gioiello.

Nuestro Tiempo - C. Reygadas (2019)

Nuestro tiempo si caratterizza per una struttura eterogenea, fatta di articolati piani-sequenza quanto di découpage frammentati, spesso attraversata da una tensione (di sguardi, assenti o presenti) che mira alla scoperta di ciò che non si può scoprire: il mistero dell'altro. Nuestro tiempo è quindi un'opera che scandisce l’interiorità dei personaggi, annullando i confini spaziali, e per esprimere l’invisibile, il mistero, l’«assolutamente Altro», si affida alla forma, allo stile, agli oggetti. Il film è attraversato dal desiderio problematico di dominio e possesso di se stessi e del mondo attraverso lo
sguardo, lo sforzo di dare immagine al reale e, insieme, di rendere l’immagine reale,
fino a sancirne il fallimento.
Un film impervio della durata di tre ore, bellissimo, esagerato, unico.

The Irishman - M. Scorsese (2019)

L'irlandese è uomo d’onore lontano dall’estetica del mafioso classico: placido, mite ed essenziale, è prigioniero di un mondo senza uscita. Allo stesso modo nel film non c’è alcuna enfasi romantica, nessun universo criminale rumoroso ed estroverso: nessuna emozione incontrollabile, passioni scomposta.
Altro protagonista indiscusso è il tempo, incarnato letteralmente dagli attori feticcio di un epoca oramai sul finire. L’andirivieni cronologico cristallizza quindi il vero fulcro del film: il momento che passa e non si può fermare, il passato che ci perseguita e non si può cambiare, l’innocenza che è morta e che non può tornare. The Irishman è allora il monumentale tramonto di un’epoca e di un modo di fare cinema, un funerale al ralenti in cui ci si incrocia in attesa del proprio turno.

Go Home - Luna Gualano (2018)

Roma. Un comizio di fascisti, un'apocalisse zombie, e un centro d'accoglienza, l'unico luogo rimasto sicuro. Rubando al cinema di genere, viene costruita una narrazione che riesce ad integrare in maniera intelligente e piacevole horror e politica. Gli zombie diventano quindi metafora della crescente insofferenza verso i migranti da parte di persone letteralmente morte dentro e senza un cervello vivente. Dobbiamo aggiungere altro? Ah si, che è indipendente ma tecnicamente pregevole, che i fasci vengono presi a martellate in testa, che come colonna sonora c'è "Il Galeone". Tutta. E la cosa più importante: il film è stato un'operazione di integrazione visto che i partecipanti hanno partecipato ad un workshop gratuito di cinema che ha coinvolto i migranti presenti sul territorio romano.

Bianco - Bret Easton Ellis (2019)

BEE era riuscito ad immortalare mirabilmente gli anni '80 in Meno di zero e i '90 in American Psycho. Adesso ha deciso di riprovarci attraverso questo ibrido. Bianco non è nè un romanzo, nessun intreccio narrativo, nè un saggio, nessuna tesi argomentativa: è piuttosto un groviglio di opinioni, punti di vista conflittuali, descrizioni di tendenze. Naturalmente, il punto di vista predominante è quello dell'autore. O meglio, il libro è BEE: il suo ego esonda e si fa carta ed inchiostro. Il cerchio all'interno cui si muove è quello di un maschio bianco ricco americano: i veri problemi, quelli tangibili, non sono neppure accennati. Detto questo, con i suoi limiti, resta un libro acuto, conflittuale e piacevole da leggere.

Ekpyrosys boosted

Ride4Rojava

Biciclettata e Cena Benefit per la Mezzaluna rossa
Prosegue la strage della popolazione curda per mano dell’esercito turco armato dall’Europa, con il silenzio dei «democratici» e il plauso di rossobruni, fascisti e sovranisti. A Bologna lunedì 4 novembre alle ore 18 si terrà una biciclettata in centro allo scopo di informare sulla situazione in Rojava e sui crimin

circoloberneri.indivia.net/ini



Jonathan Franzen - Le correzioni (2001)

La storia è fulminante: il desiderio di una madre, ormai diventato scopo di vita, di radunare per un ultimo Natale i tre figli allevati secondo i valori dell'America del dopoguerra, attenti cioè a correggere ogni deviazione dal giusto, dal conforme, ma con scarsissimi risultati. Romanzo incredibilmente divertente, per quanto tragico, sulla distanza fra ciò che si fa e ciò che si dovrebbe fare, sulle tensioni che derivano dall'essere ineluttabilmente il disastro che siamo, alla continua ricerca di un io disgregato e naufragato in un presente senza appigli. Solo con la malattia del padre, ossia dopo aver accettato il Dolore, non resterà ai figli che avvicinarsi e darsi finalmente amore, o almeno a provarci, con tutti i limiti e le imperfezioni.

Burning - Lee Chang-dong (2018)

Burning non dice, ma allude. Mostra frammenti da cui si possono ricostruire storie diverse, perchè il mondo è troppo complesso per poter essere decifrato. Burning è allora la decostruzione del processo narrativo, la fine delle velleità di uno scrittore di avere il controllo della propria storia, la rinuncia alla possibilità di un senso univoco.
La natura sfuggente e non lineare di Burning diviene la perfetta fotografia della contemporaneità, l'unico modo di raccontare un presente complesso e terribile. Un mondo in cui le differenze sociali, la violenza e il pregiudizio sono nascosti sotto strati di maschere e sorrisi, di sbadigli e storie. Un mondo spezzato dove ognuno cova una rabbia senza sbocchi, un'ira incendiaria, che incapace di trovare una direzione esplode bruciando tutto ciò che tocca.

Ultimo discorso di Salvador Allende, poco prima di morire.

"[...] Di fronte a questi fatti non mi resta che dire ai lavoratori: Non rinuncerò! Trovandomi in questa tappa della storia, pagherò con la vita la lealtà al popolo.
E vi dico con certezza che il seme affidato alla coscienza degna di migliaia di Cileni, non potrà essere estirpato completamente.
Hanno la forza, potranno sottometterci, ma i processi sociali non si fermano né con il crimine né con la forza.
La storia è nostra e la fanno i popoli.
[...]Altri uomini supereranno questo momento grigio e amaro in cui il tradimento pretende di imporsi.
Sappiate che, più prima che poi, si apriranno di nuovo i grandi viali per i quali passerà l'uomo libero, per costruire una società migliore.
Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori!

youtube.com/watch?v=GRVJEVMdUB

Santiago, Italia - Nanni Moretti (2018)

Realizzato a partire da immagini d'archivio e da testimonianze, Santiago, Italia racconta i mesi che seguirono il golpe del dittatore Pinochet, che mise fine al governo apertamente marxista e democraticamente eletto di Salvador Allende. Moretti documenta il dolore di un popolo che ha visto sfiorire atrocemente il proprio sogno democratico, raccogliendo i ricordi dei testimoni di tutto quell’orrore e di tutta quella violenza. E dà, nell'Italia di oggi, nuovo significato alle parole di di “rifugiato”, “richiedente asilo”, “profugo” o “migrante”.

Leggere il passato per capire il presente:
ilfattoquotidiano.it/2019/10/2

Fra poco concentramento in Piazza XX Settembre. Mobilitazione a sostegno del Rojava.

Mastodon Bida.im

Un'istanza mastodon antifascista prevalentemente italofona con base a Bologna - Manifesto - Cosa non si può fare qui

An antifa mostly-italian speaking mastodon istance based in Bologna - About us - What you can't do here

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