Suhret Fazlic è stato di parola. Da ieri la città di cui è sindaco, Bihac, ha interrotto i pagamenti per l’erogazione dei servizi essenziali nel vicino campo profughi di Vucjak al confine tra Bosnia Erzegovina e Croazia. E quindi niente acqua, niente assistenza sanitaria, niente raccolta dei rifiuti. A Vucjak resterà solo la Croce rossa. L’organizzazione, che ha chiesto a più riprese la chiusura immediata del campo profughi, ha messo in piedi un programma di emergenza per garantire due pasti al giorno ai migranti che vivono nella tendopoli.
http://www.osservatoriorepressione.info/migranti-rotta-balcanica-maledetti-vucjak/